VERONA Non è sola la consigliera Carla Padovani, neanche nel suo partito. Perché se ieri le «donne democratiche» le si sono scagliate contro per quel voto favorevole alla mozione anti abortista altri cattolici Dem ne difendono le motivazioni. O, quanto meno, non giustificano l’«attacco» a cui è stata sottoposta. «Lei come capogruppo può aver sbagliato a non condividere le proprie idee con il resto del gruppo consiliare, soprattutto su un tema così delicato - spiega Simonetta Rubinato ( in foto) , ex senatrice trevigiana Pd di matrice cattolica - ma chi l’ha nominata capogruppo ne conosceva perfettamente l’estrazione e le idee. Per quanto mi riguarda si doveva presentare una “contro mozione” che chiedeva la totale applicazione della 194, ma non possiamo neanche pensare che sia solo la Lega a difendere la vita. Su alcuni temi la coscienza di una persona è un tempio sacro e va lasciato lo spazio a tutti». Per Giuseppe Fioroni, ex ministro e deputato Pd sempre di formazione cattolica «le polemiche assurde e stucchevoli contro la capogruppo del Pd sono inaccettabili. La legge 194 è perfettamente compatibile con azioni che incentivano il sostegno alla vita offrendo nel rispetto della piena libertà decisionale della donna, sostegno e aiuto. È incomprensibile che nel Pd si ritorni a simili attacchi che ledono la libertà di coscienza e riportano indietro di decenni. I cattolici rappresentano una ricchezza per il partito e certe dichiarazioni e certi attacchi e ci danno l’idea che qualcuno pensa di vincere il congresso aggiungendo una “s” al Pd, tornando al Pds e costringendo il futuro dei democratici nell’angusto recinto di una datata e perdente sinistra». E che nel Pd ci sia un problema di classe dirigente lo ammette l’ex ministro Andrea Orlando: «Un partito che ha voluto un incontro tra laici e cattolici non può mettere in discussione quello che è stato con fatica un punto di incontro tra laici e cattolici, cioè la legge 194».