Incontro sull'autonomia del Veneto e la riforma della Costituzione organizzato dal circolo Pd di Valdobbiadene

12 marzo 2016

Venerdì 11 Marzo sono stata invitata ad un incontro sull’autonomia del Veneto e la riforma della Costituzione organizzato dal circolo Pd di Valdobbiadene. Abbiamo così approfondito spirito e contenuti, luci e anche qualche ombra di una riforma che necessariamente è stata frutto di mediazione tra le forze politiche e tra la Camera e il Senato. Ci siamo soffermati in particolare sul nuovo procedimento legislativo, che sarà di due tipi, bicamerale per alcune materie e monocamerale per le altre. Il nuovo Senato peraltro potrà comunque avanzare proposte di modifica alla Camera entro 30 giorni se 1/3 dei senatori chiederà di esaminare un disegno di legge approvato dalla Camera. E abbiamo approfondito la riforma del Titolo V, che vede l'eliminazione delle materie concorrenti e il ritorno allo Stato della competenza legislativa esclusiva (e quindi amministrativa) in una ventina di materie. Ho quindi spiegato perchédi fronte a ciò è stato fondamentale vincere la battaglia (portata avanti soprattutto da noi veneti) di mantenere lo strumento dell'autonomia differenziata previsto dal terzo comma dell'art. 116 della Costituzione per regioni come il Veneto. Ho illustrato come studi economici anche recenti dimostrino che una maggiore sussidiarietà verticale produca una spesa pubblica più bassa, più efficiente e più efficace (anche in termini di maggior reddito reale pro capite pur a spesa pubblica invariata: una simulazione fatta dall’Università di Bergamo indica per l’Italia un aumento di reddito per una famiglia di 4 persone di circa 570 € annuali,pari a un aumento mensile di circa 50 €). E ho spiegato il percorso che il Presidente della nostra Regione dovrebbe finalmente avviare per attuare l'importante opportunità per il Veneto data dal terzo comma dell'art. 116, facilitata peraltro da una norma da me fatta approvare nella legge di Stabilità 2014 (art. 1 comma 571 l. n. 147/2013) che stabilisce che, in caso di richiesta della Regione, il Governo deve attivare il relativo negoziato entro 60 giorni. Proprio quello che Zaia ha annunciato finalmente giovedì 17 marzo scorso. Per questo una persona presente all'incontro mi ha scritto il giorno successivo, il 18 marzo: "ho apprezzato moltissimo la sua relazione e anche oggi ho potuto leggere sul Corriere Veneto la sua intervista che ha sintetizzato gli elementi essenziali già espressi nell'incontro di cui sopra. Condivido e supporto appieno il suo pensiero e compiaciuto mi riconosco nei valori che lei esprime e sostiene".


pubblicata il 12 marzo 2016

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