Approvata alla Camera la legge c.d. del “Dopo di noi”

10 marzo 2016

Via libera alla Camera alla importante proposta di legge sul "Dopo di noi", che prevede misure di assistenza, cura e protezione a favore di persone affette da disabilità grave rimaste prive di sostegno familiare, oltre ad agevolazioni fiscali per polizze assicurative e costituzione di trust (ad es. da parte dei genitori per i figli più deboli). Di sicuro una misura che riconosce dignità alle persone, non un favore alle lobby delle assicurazioni come sostenuto dal M5S, unico gruppo a votare contro. Ricordo che in legge di Stabilità 2016 avevamo già stanziato per l'attuazione di questa proposta di legge - che ora passa al Senato - una copertura di 90 milioni di euro a partire dal 2016. In Commissione Bilancio in qualità di relatrice ho predisposto il relativo parere sulle coperture, prescrivendo che la relazione prevista da parte del Governo alle Camere sull’attuazione del provvedimento illustri altresì l’effettivo andamento delle minori entrate derivanti dall’applicazione delle disposizioni relative ai benefici fiscali alle disposizioni dei privati, anche al fine di evidenziare gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni, al fine di dirottare tutte le risorse disponibili al potenziamento dell’assistenza. Inoltre il parere della Bilancio ha spostato la decorrenza dei benefici fiscali all’anno d’imposta 2016 e 2017. In questo modo tutti i 90 milioni del 2016 vanno alle finalità prioritarie della proposta di legge  

Il testo approvato (clicca qui per leggerlo http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00964426.pdf)propone di aumentare le tutele e potenziare i diritti delle persone con disabilità, in attuazione dei principi di cui agli articoli 2, 3, 30, 32 e 38 della Costituzione, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Trattandosi di materia che riserva allo Stato la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e alle Regioni l’attuazione dei servizi, nonché il controllo, il provvedimento delinea la procedura per individuare i livelli minimi essenziali delle prestazioni e nelle more del loro integrale finanziamento prevede l’indicazione di obiettivi di servizio per garantire l’omogeneità territoriale dell’accesso ai servizi del “dopo di noi”. Ciascuna Regione provvederà quindi con autonomi interventi normativi.

Frutto delle esperienze già maturate in alcune Regioni, negli enti locali così come nel mondo del volontariato e del terzo settore, la proposta mira ad assicurare al disabile grave di continuare nella realizzazione del proprio “progetto di vita”, evitando il rischio di istituzionalizzazione nel momento in cui viene meno la famiglia e perciò prevede il potenziamento delle esperienze di comunità e di cohousing.

VEDI IL DOSSIER SULLA PROPOSTA DI LEGGE ELABORATO DAL GRUPPO PD »


pubblicata il 10 marzo 2016

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