Durante i lavori della Commissione Bilancio è stata raccolta la proposta emendativa presentata dal collega di Sel on. Giulio Marcon e numerosi altri deputati, inclusa la sottoscritta,che ricalca la proposta di legge già scritta in materia (la trovi al seguente link: Progetto di legge della 17legislatura) per introdurre un regime fiscale agevolato per gli operatori di finanza etica e sostenibile. L’originario emendamento (clicca qui per leggerlo) è stato peraltro riscritto dal Relatore Mauro Guerra: cliccando qui trovi la scheda sintetica sullo stesso.
Il nuovo art. 111-bis del TUB, così introdotto, prevede che sono operatori bancari di finanza etica e sostenibile le banche che conformano la propria attività ai seguenti principi: valutano i finanziamenti erogati a persone giuridiche secondo standard di rating etico internazionalmente riconosciuti, con particolare attenzione all’impatto sociale e ambientale; danno evidenza pubblica, almeno annualmente, anche via web, dei finanziamenti erogati tenuto conto delle vigenti normative a tutela della riservatezza dei dati personali; dedicano almeno il 20 per cento del proprio portafoglio di crediti a organizzazioni senza scopo di lucro o a imprese sociali con personalità giuridica, come definite dalla normativa vigente; non distribuiscono profitti e li reinvestono nella propria attività; adottano un sistema di governance e un modello organizzativo a forte orientamento democratico e partecipativo, caratterizzato da un azionariato diffuso; adottano politiche retributive tese a contenere al massimo la differenza tra la remunerazione maggiore e quella media della banca. Per questi soggetti non concorre a formare il reddito imponibile una quota pari al 75 per cento delle somme destinate a incremento del capitale proprio, nel rispetto dei limiti della normativa europea (regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”). Il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Banca d’Italia, stabilirà, con proprio decreto, le norme di attuazione.
Si tratta di una misura che rappresenta una significativa novità anche in Europa e nello scenario internazionale, dove legislatori e regolatori si stanno spendendo per definire il migliore assetto di regole del mondo bancario e finanziario, come conferma in questo articolo Ugo Biggeri, presidente del Gruppo Banca popolare etica:http://www.varesenews.it/2016/12/la-finanza-etica-nella-legge-di-bilancio-una-bella-novita/577357/