Il 1 dicembre scorso sono stata in visita al caseificio "3 Comuni" di Istrana (TV), che produce mozzarelle fatte al 100% con latte di bufala, lavorato esclusivamente entro 12 ore dalla mungitura e questo spiega la produzione limitata, basata sul pieno rispetto del ciclo naturale delle bufale. E ho scoperto che questi latticini oltre ad essere freschi di giornata sono a ridotto contenuto di colesterolo, per cui vi consiglio una visita al negozio annesso. L'azienda nasce dalla tenace volontà di tre fratelli trevigiani: Eros, Ivan e Miscel Minato, introdotti al mestiere di allevatori dal padre Bortolo che si occupava di bovini, per passare poi anche al mestiere di casari. Il signor Bortolo fu costretto dalle circostanze a mandare uno dei figli, poco più che diciassettenne, in quel di Capua, in Campania, dove ha imparato i segreti della mozzarella di bufala. Ma solo dopo anni di prove sul campo, studi e tentativi, finalmente il marchio Tre Comuni è stato registrato alla Camera di commercio di Treviso, nel 1992. Ivan mi ha spiegato che resistere a fare impresa nella nostra regione è dura: molti imprenditori del settore hanno trasferito l'azienda in altri paesi europei, ma le agevolazioni sono significative anche in una regione speciale come il FriuliVenezia Giulia. Peraltro il vero problema secondo Ivan più che il livello di pressione fiscale è la burocrazia, ad ogni livello, che soffoca a volte la stessa voglia di investire. Abbiamo scambiato così alcune riflessioni sul bisogno di maggiore autonomia responsabile del nostro territorio per costruire un modello di buon governo regionale che favorisca ed accompagni la voglia di intraprendere del nostro tessuto produttivo, che sa di potersi misurare con le aree europee più competitive. Mentre lo Stato dovrebbe occuparsi di garantire condizioni di legalità in regioni in cui la criminalità organizzata taglieggia aziende che cercano di lavorare nel rispetto delle regole. E ancora una volta ho avuto la conferma di come sia necessario il referendum sull'autonomia per dare voce anche a questi imprenditori che meritano finalmente delle risposte concrete dalla politica.