Il 3 ottobre scorso ho partecipato alle celebrazioni per i 60 anni dalla costituzione del Consorzio Bim Piave di Treviso, presso la sede di Pieve di Soligo, alla presenza dei sindaci dei 34 Comuni consorziati, gli ex presidenti e consiglieri, il senatore Sacconi e altri ospiti istituzionali. È stata l'occasione per ricordare l'importante azione di sviluppo nel campo dei servizi pubblici locali svolta negli anni dal Consorzio e la figura del senatore Francesco Fabbri, fondatore e primo presidente, che negli anni '70 ebbe la grande intuizione di procedere alla metanizzazione della Provincia di Treviso utilizzando le risorse che introita grazie ai sovracanoni idroelettrici. Nel 1996 il Consorzio fu costretto per legge a cedere le attività imprenditoriali all’Azienda Speciale Consorziale del Piave, oggi Asco Holding, diventata in pochi anni uno dei maggiori operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas con oltre 300 mila clienti in 160 Comuni di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna. Il Consorzio Bim Piave continua comunque oggi a svolgere altre attività: annualmente eroga contributi, sotto forma di mutui, ai Comuni soci per opere di interesse pubblico; supporta le strutture informatiche delle scuole della Provincia di Treviso ("Web in classe") e il sistema bibliotecario provinciale; ha sostenuto dal 2011 il processo di digitalizzazione della cartografia dei Comuni, seguito nel 2015 dalla attivazione dello Sportello Unico Polifunzionale (SUP), associato Unipass, che ha l’adesione di 83 Comuni e 19 mila e 400 pratiche evase in un anno.