Simonetta Rubinato e Bepi Covre hanno lanciato ieri sera da Oderzo, ospiti del comitato “Basta un sì opitergino”, il loro appello ai veneti perché esprimano un doppio sì al referendum costituzionale del 4 dicembre e poi al referendum per l’autonomia del Veneto della prossima primavera. Due eretici, come stava scritto sul volantino della serata: da una parte la parlamentare democratica che per la sua posizione favorevole al referendum autonomista viene considerata l’eretica del Pd; dall’altra Bepi Covre, imprenditore, già deputato e sindaco di Oderzo, un veneto e un leghista ‘eretico’ (definizione di Giorgio Lago), "uno che ama la libertà di ragionare con la propria testa". In comune Rubinato e Covre hanno la convinzione che un doppio Sì costituisca una storica occasione per avviare quel cambiamento di cui ha bisogno il Veneto per esprimere tutte le proprie potenzialità sul fronte della competitività e dello sviluppo economico. “Che significa – ha detto l’on. Rubinato – trasformare quelle potenzialità in concrete opportunità di sviluppo per i nostri giovani, le famiglie e le imprese”.
All’inizio della serata è intervenuto Remo Rinaldin, coordinatore del comitato opitergino per il Sì al referendum costituzionale nato anche su iniziativa dell’ing. Nico Brunello. “Ai detrattori del Sì che evocano il rischio dell’uomo solo al comando – ha osservato – noi rispondiamo che anche la riforma dell’elezione diretta del sindaco poteva essere intesa così, eppure gli italiani la considerano ancor oggi la migliore medicina per dare stabilità ai governi locali e rinsaldare la fiducia tra cittadino e istituzioni”.
E su questo versante Covre ha sottolineato come la riforma costituzionale di Forza Italia e Lega Nord del 2005 fosse in realtà più "pericolosa" in termini di poteri dati al Governo, senza contare che: “Il fronte del No è talmente eterogeneo che solo questo basta a convincerci a votare Sì”.