Pagina IV, Cronaca
Ricomincia la scuola. Gli istituti di Treviso hanno riaperto i battenti in anticipo per recuperare i giorni di chiusura «forzata» dal 12 al 14 maggio, quando la città ospiterà l'Adunata degli Alpini. E oggi suona la prima campanella dell'anno anche per tutti gli altri. Complessivamente sono quasi 114mila gli studenti trevigiani che torneranno sui banchi. Un po’ meno dell'anno scorso. Ciò che manca, invece, sono gli insegnanti. Le prossime settimane non saranno semplici. L'ufficio scolastico sta lavorando a pieno regime per riempire tutte le cattedre nel più breve tempo possibile. Con gli orari provvisori, però, ci saranno ancora trasferimenti di professori, nuovi arrivi, programmi da ridimensionare e qualche ora buca da riempire in attesa degli organici definitivi. L'ex provveditorato di Treviso aveva chiesto al ministero dell'istruzione 70 cattedre aggiuntive. Ma da Roma è arrivato un secco no. Ci si deve organizzare con quanto previsto. Numeri che, oltre ai timori degli addetti ai lavori del mondo della scuola, hanno scatenato anche un braccio di ferro tutto interno al Partito Democratico della Marca. «Gli organici dei docenti in Veneto sono sufficienti - sottolinea Laura Puppato, senatrice del Pd ed ex sindaco di Montebelluna - non dovrebbero esserci problemi: gli studenti si sono ridotti di 2.883 unità e vi sono 70 classi in meno. Ho preso contatti con il Miur e mi è stato fatto notare che a fronte del calo degli studenti, vi sono solo 42 insegnanti in meno, nonostante, secondo le medie regionali, si sarebbero dovuti eliminare 262 insegnati. La riduzione è stata invece solo di 115, compensata da 73 posti nell'organico di fatto. Non sono comprensibili i toni allarmanti di queste settimane». Nettamente diversa la posizione di Simonetta Rubinato, deputata del Pd, ex sindaco di Roncade, che nei giorni scorsi ha incontrato Daniela Beltrame, direttore generale dell'ufficio scolastico veneto. «Gli organici, massacrati dalla riforma Gelmini, sono ancora inadeguati a garantire lo sdoppiamento delle classi sovraffollate e la risposta positiva a tutte le istanze di tempo pieno - mette in chiaro - mancano all'appello 468 posti aggiuntivi dell'organico di fatto, 123 dirigenti scolastici e 400 posti Ata (personale ausiliario, tecnico e amministrativo, ndr) per garantire le esigenze fondamentali del servizio».