Pomeriggio ricco di appuntamenti il 9 settembre scorso a San Giovanni Lupatoto (VR). Dopo aver incontrato gli amici del locale circolo PD, in serata ho partecipato, su invito del giovane Marco Taietta, ad un incontro pubblico organizzato dal gruppo "iDee in Azione!" sul tema "Veneto e Autonomia. Quale futuro?", moderato dall'avv. Martina Brutti. Interessante l'introduzione dello storico prof. Roberto Faccio, che ha messo in luce, con la storia del paese durante la Serenissima, l'autogoverno dei territori della Dominante e la capacità delle classi dirigenti della Repubblica veneta di essere all'avanguardia sul piano amministrativo, economico e politico. Analisi che ha suffragato quanto da tempo sostengo, ovvero che la società veneta non è impreparata all'esercizio dell'Autonomia, avendo alle spalle un'esperienza storica che le consentirebbe di meglio valorizzare attraverso l'autogoverno le proprie risorse e talenti per la crescita economica e sociale della nostra regione, contribuendo così con più slancio allo sviluppo dell'intera Repubblica. La nostra storia, analoga a quella della vicina provincia autonoma di Trento, con cui abbiamo condiviso il successivo periodo del governo austroungarico, dimostra inoltre che non ci può essere responsabilità dei cittadini senza condizioni effettive di maggiore autonomia delle comunità che se ne dimostrano meritevoli. Come del resto accade nel rapporto tra genitori e figli in una comunità familiare.