Martedì 28 marzo scorso in Commissione Bilancio è stata approvata la mia proposta di parere in qualità di relatrice allo schema di decreto legislativo per l'istituzione (in attuazione della legge sulla Buona Scuola) del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni. Cliccando qui trovi il testo dell’Atto del Governo n. 380, di seguito il link al dossier esplicativo del provvedimento redatto dal Servizio Studi della Camera: http://documenti.camera.it/Leg17/Dossier/Pdf/CU0296.Pdf, e infine cliccando qui trovi il parere approvato. Sono riuscita a formulare un testo che prova ad integrare e chiarire quello già approvato nel merito dalle Commissioni Cultura e Istruzione ed Affari Sociali il 16 marzo scorso (allego pure questo), che con riferimento all’articolo 12, comma 4, del decreto avevano formulato la richiesta di assegnare le risorse del Fondo nazionale (finanziato con 209 milioni per l’anno 2017, 224 milioni di euro per il 2018 e 239 milioni di euro annui a decorrere dal 2019) "con priorità per i comuni privi o carenti di scuole per l’infanzia statali o per quelli impegnati finanziariamente nel sostegno della scuola dell’infanzia o dei servizi educativi attivati”.
La predetta formulazione di una buona intenzione delle Commissioni di merito (favorire i comuni che sostengono scuole dell'infanzia laddove mancano o sono carenti le scuole dell'infanzia statali) a mio parere si presta a equivoci nell'interpretazione. Ad esempio lascia intendere che i Comuni in cui vi sia il servizio della scuola dell'infanzia, ma sia reso da una scuola paritaria, siano possibili destinatari di risorse del Fondo per realizzare una scuola materna statale. Nel parere della Commissione Bilancio ho voluto così sottolineare esplicitamente nelle premesse che “il servizio della scuola dell'infanzia è assicurato dalle scuole (statali e paritarie) del sistema nazionale di istruzione e formazione, così come configurato dall'articolo 1 della legge n. 62 del 2000” (mancava tale esplicitazione nel parere delle Commissioni di merito) e conseguentemente precisare che, “al fine di valorizzare il ruolo che i comuni svolgono a sostegno delle scuole dell'infanzia del sistema nazionale di istruzione e formazione nelle sue diverse componenti, sia necessario precisare che nell'assegnazione delle risorse del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione ed istruzione devono essere considerati prioritariamente sia i comuni che sono privi o carenti di scuole dell'infanzia, statali o paritarie, sia quelli impegnati finanziariamente nel sostegno delle scuole dell'infanzia paritarie del sistema nazionale di istruzione e formazione, di cui alla legge n. 62 del 2000". Inoltre ho evidenziato che, essendo le risorse destinate alle scuole paritarie dell'infanzia allocate in due distinti capitoli di bilancio iscritti nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (rispettivamente ai capitoli n. 1477 «Contributi alle scuole paritarie» e n. 1479 «Contributo aggiuntivo da destinare alle scuole materne paritarie»), "al fine di assicurarne una gestione unitaria ed efficiente, appare opportuno allocare le medesime in un unico capitolo da destinare esclusivamente al finanziamento delle scuole paritarie per l'infanzia”.
Conseguentemente si è espresso parere favorevole con la condizione che “all'articolo 12, comma 4, sia precisato che nell'assegnazione delle risorse del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione ed istruzione devono essere considerati prioritariamente sia i comuni che sono privi o carenti di scuole dell'infanzia, statali o paritarie, sia quelli impegnati finanziariamente nel sostegno delle scuole dell'infanzia paritarie del sistema nazionale di istruzione e formazione, di cui all'articolo 1 della legge n. 62 del 2000", e con la seguente osservazione: "si valuti l'opportunità di allocare le risorse destinate alle scuole paritarie dell'infanzia in un unico apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca al fine di assicurarne una gestione unitaria ed efficiente".
Nel Consiglio dei Ministri di venerdì 7 aprile scorso è stato dato quindi il via libera definitivo a una serie di decreti attuativi (di 8 delle 9) deleghe assegnate dalla riforma della Buona Scuola, tra cui anche quello per l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione 0 – 6 anni. A seguire trovi il link al sito del MIUR: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs070417bis.