Pagina 12, Nordest
VENEZIA - Mossa a sorpresa di Simonetta Rubinato, la deputata del Pd che da tempo ha sposato la causa dell'autonomia e che già si è detta favorevole al referendum che il governatore Luca Zaia vuole indire entro l'anno. Solo che il Pd non ci sente: il partito, come si è visto nella riunione di ieri pomeriggio promossa dal capogruppo in consiglio regionale Stefano Fracasso con i parlamentari (assente Rubinato), punta a instaurare la trattativa col governo, «a riempire di contenuti il confronto», non di andare al voto. Così Rubinato ha scritto a Alessandro Bisato e Giovanni Tonella, i due candidati alle primarie del Pd del 19 marzo, per sapere se sono disponibili a fare un referendum sul referendum, cioè chiedere a quanti andranno a votare ai gazebo il prossimo segretario regionale del Pd se vorrebbero anche la consultazione sull'autonomia.Rubinato ricorda che lo statuto del Pd prevede referendum interni: «Qual è l'argomento più vivacemente dibattuto in Veneto, oggi, ma ancor più nei prossimi mesi? Può piacere o no, ma certamente lo sarà il referendum consultivo regionale sull'autonomia, ammesso dalla Corte Costituzionale e che il presidente Zaia ha finalmente annunciato che si terrà entro il 2017. Si tratta di una opportunità storica. Ma purtroppo la dirigenza del Partito Democratico Veneto appare tenere una posizione conservatrice, di contrarietà al referendum, perché inutile e dispendioso. Da parte mia sono invece convinta che solo da una forte partecipazione al prossimo referendum a favore dell'autonomia può arrivare una spinta dalla volontà popolare tale da indurre la classe politica, regionale e nazionale, a modificare gli equilibri del sistema».- Di qui la proposta: «Chiedo la vostra disponibilità ad abbinare alla consultazione congressuale del 19 marzo un referendum sulla linea politica da tenere rispetto al prossimo referendum regionale sull'autonomia, consentendo ad iscritti ed elettori delle primarie di esprimersi».