“Nella classifica stilata dalla Cgia che vede l’Italia verso il fondo della classifica europea per qualità della pubblica amministrazione, non deve passare inosservato un dato: il Veneto, appena al di sotto della media Ue, risulta essere la prima regione in Italia, se si fa eccezione ovviamente per la provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia, tutte a statuto speciale. Ciò avvalora quanto sostengo da tempo, ovvero che il Veneto può a ragione ambire ad avere maggiore autonomia perché ha dimostrato nei fatti di essere più virtuoso di altre regioni. Se oggi riesce a fornire servizi pubblici migliori di gran parte d’Italia, pur avendo una spesa pubblica pro capite tra le più basse, viene naturale pensare che con maggiori competenze in alcune materie, come ad esempio l’istruzione e la formazione, e risorse adeguate ai bisogni, potrebbe davvero diventare un traino per il sistema Paese perché più competitivo”. Lo afferma Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd, commentando i dati della classifica europea resi pubblici stamane dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.
“Vedere l’Italia arrancare nei bassi fondi della classifica – osserva la deputata - è avvilente e rende ancor più urgente spingere sul pedale del cambiamento. Un cambiamento che deve partire proprio da quei territori più aperti alle sfide, non certo dal centro dove sono troppe le resistenze della politica nazionale e della burocrazia centrale. Il nostro Veneto può autorevolmente candidarsi a questo ruolo di guida nel processo di localizzazione del potere politico, se accompagnato da meccanismi di responsabilità fiscale e supportato da un’autentica partecipazione democratica alla vita sociale”.