Di questo straordinario intellettuale, che era riuscito a fare dell’Istituto un’Accademia internazionale che l’Unesco aveva definito “un’esperienza senza eguali al mondo”, mi aveva parlato proprio il 23 gennaio scorso Vittorio Da Rios, un appassionato di libri e di cultura, grande estimatore di Marotta, che conosceva anche personalmente. Vittorio mi aveva infatti invitato a casa sua, a Cimadolmo (TV), accogliendomi in una stanza traboccante di libri, per chiedermi di sostenere la candidatura di Gerardo Marotta a senatore a vita, sia per aver illustrato l’Italia per altissimi meriti, sia per le difficoltà finanziarie in cui l’Istituto era sprofondato a causa dei tagli e dei ritardi nei finanziamenti pubblici, cui si è rimediato solo in parte negli ultimi anni. Purtroppo ora non sarà più possibile per l’Italia tributargli il dovuto omaggio, mentre per il suo impegno instancabile per la cultura, per i giovani e per il riscatto del Mezzogiorno, Marotta è stato insignito, fra gli altri, del Goethe d’oro e dal presidente Jacques Chirac della Legione d’Onore all’Accademia di Francia. Sono grata a Vittorio per aver destato in me il desiderio di approfondire la conoscenza dell’opera di quest'uomo straordinario.
Al seguente link la notizia sulla stampa: - Gerardo Marotta morto, addio all'avvocato filosofo che fondò l'Istituto di Studi Filosofici di Napoli - Il Fatto Quotidiano; - Il Mattino - pag. 1, pag.2