La Camera ha approvato il 29 giugno scorso il primo disegno di legge annuale (sic!) per la concorrenza e l’apertura dei mercati presentato dalla data di entrata in vigore della legge n. 99 del 23 luglio 2009, che all’articolo 47 ha previsto tale strumento per consentire un’attività periodica di rimozione dei tanti ostacoli e freni, normativi e non, ancora presenti nei mercati dei prodotti e dei servizi. Il disegno di legge, presentato dal Governo il 3 aprile del 2015, era stato approvato il 7 ottobre dello stesso anno da parte dell’Assemblea della Camera. Passato al Senato, la X Commissione Industria lo aveva ulteriormente modificato, concludendo l’esame il 2 agosto 2016. Il Governo a questo punto ha presentato, il 3 maggio 2017, un maxiemendamento che ha sostanzialmente recepito tali modifiche e che è stato approvato lo stesso giorno dal Senato, con un voto di fiducia. Il disegno di legge è quindi tornato alla Camera per la terza lettura: durante l’esame dal 23 maggio al 22 giugno da parte delle Commissioni riunite VI Finanze e X Attività produttive sono state approvate, su input anche dello stesso segretario del Pd Matteo Renzi, alcune specifiche modifiche riguardanti le polizze assicurative, la pratica del cosiddetto “telemarketing selvaggio”, il regime delle aste collegate alla fine del mercato tutelato e l’attività odontoiatrica.
Rispetto a queste quattro modifiche, mi sono presa la libertà di votare (unica nel Gruppo del Pd) a favore del divieto del tacito rinnovo delle polizze assicurative del ramo danni diverse dalla RC Auto, proposto con un emendamento dal collega Domenico Menorello (eletto a Padova nelle fila della Lista di Mario Monti), che mirava a ripristinare la norma approvata a suo tempo proprio dal Governo Monti e inserita nel passaggio al Senato e che è stata invece soppressa dalle Commissioni della Camera VI e X. Sono infatti convinta, diversamente dall’opinione di altri colleghi del Pd, anche del territorio, che la liberalizzazione del mercato, come dimostra anche il caso della RC Auto, con la eliminazione del tacito rinnovo della polizza danni (il quale favorisce piuttosto l’assicurazione) aumenta la concorrenza e quindi migliora la qualità e riduce il costo della polizza a favore dell’assicurato.
Il provvedimento ora torna al Senato, che si spera lo approvi in via definitiva, visto l’approssimarsi della fine della legislatura.
Per approfondire il contenuto del testo, puoi consultare a questo link il dossier predisposto dal Gruppo dei deputati Pd alla Camera: http://www.deputatipd.it/files/documenti/213_AbcConcorrenza.pdf