La carenza di organico della Polizia ferroviaria di Treviso è oggetto di una mia interrogazione parlamentare presentata oggi alla Camera, sottoscritta anche dalla collega trevigiana Floriana Casellato. Secondo i dati fornitemi dal Siulp di Treviso, la pianta organica della sottosezione Polfer del capoluogo prevedeva inizialmente 36 unità, poi ridotte a 23; attualmente in organico ci sono solo 9 unità. Contestualmente alla riduzione dell’organico sono invece cresciuti i compiti a cui sono chiamati gli agenti in servizio, a partire dai chilometri di tratta ferroviaria da controllare, nonché in materia di prevenzione e vigilanza anche in relazione al rischio terrorismo. Così – sempre secondo il Siulp - per il personale è diventato molto complesso garantire una capillare presenta sul territorio h 24 e, nonostante l’abnegazione e lo spirito di servizio degli agenti operativi, risulta assai complicato garantire presenze complete sui turni pomeridiani e ancor di più serali e notturni.
Con l’interrogazione chiediamo al ministro Minniti di assumere le iniziative necessarie ad adeguare il numero del personale in servizio a quanto previsto dalla pianta organica, tenuto conto che la sottosezione Polfer di Treviso serve un territorio che comprende la stazione ferroviaria del capoluogo, che collega il locale aeroporto con oltre 2 milioni di passeggeri l’anno e con 6 milioni di utenti annuali su rotaia su una rete in cui sono presenti altre stazioni di una significativa dimensione come Oderzo, Preganziol e Montebelluna. Senza dimenticare che, trovandosi al centro della città di Treviso, l’ufficio della Polfer è punto di riferimento per la cittadinanza.
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