Oggi via libero definitivo all'unanimità dalla Camera all'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Giusto un anno fa avevo presentato un ordine del giorno, firmato da tutti i deputati veneti del Pd, in concomitanza con la crisi delle due popolari venete, per sollecitare questa decisione. Finalmente ora il Parlamento ha lo strumento necessario, con gli stessi poteri e medesime limitazioni dell'autorità giudiziaria, per verificare: gli effetti della crisi finanziaria globale sul sistema bancario italiano; la gestione degli istituti bancari coinvolti in situazioni di crisi o dissesto e soccorsi anche con risorse pubbliche; l'efficacia delle attività di vigilanza in relazione alla tutela del risparmio; l'adeguatezza delle norme nazionali ed europee sul settore anche ai fini della prevenzione e gestione delle crisi bancarie. Anche in ossequio all'art. 47 della Costituzione, che impone alla Repubblica la tutela del risparmio. Se la legislatura finirà alla scadenza naturale e si lavorerà con lena e rigore abbiamo mesi preziosi a disposizione per cercare risposte alla domanda di giustizia sia di tanti risparmiatori e piccoli investitori così pesantemente colpiti dalla crisi di alcune banche, sia dei contribuenti chiamati a coprire le gravi responsabilità di manager, le omissioni di chi doveva controllare, il ritardo o le eventuali complicità della classe politica, ad ogni livello.
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