Sul tema delle vaccinazioni serve rigore scientifico, da un lato, e correttezza e collaborazione tra Governo e Regioni, dall'altro. Mi pare che finora sia mancato il necessario confronto istituzionale. Lo scontro, a colpi di dichiarazioni e comunicati stampa tra esponenti politici regionali e nazionali, genera nelle famiglie apprensione e smarrimento. Mi auguro che il Parlamento lavori in sede di conversione del decreto legge proposto dal ministro Lorenzin per recuperare un clima pacato di confronto tra le Istituzioni, con il contributo che verrà dato dalla Conferenza Stato-Regioni, trovando, nel rispetto dei principi costituzionali, la giusta misura di intervento. L'obbligo imposto sui tempi, le modalità e le conseguenti sanzioni stanno pericolosamente distogliendo l’attenzione dell’opinione pubblica dal reale obiettivo da raggiungere: una migliore, più efficace e sicura copertura vaccinale della popolazione. Meno obblighi e più partecipazione consapevole hanno sempre prodotto un risultato migliore.
Per questo condivido la riflessione pervenutami dall’amico dott. Francesco Cavasin, medico di famiglia e presidente dell’ISDE (Associazione Medici per l’ambiente) di Treviso: “Quello che si doveva fare era una vera campagna a sostegno delle vaccinazioni. Non tanto nel numero delle dosi e dei tipi da somministrare. L' adesione al percorso vaccinale di conseguenza, pur mantenendo inalterato il numero totale dei vaccini da somministrare, doveva essere personalizzato. Certo, tutto questo avrebbe richiesto non tanto ed esclusivamente il coinvolgimento dei Dipartimenti di Igiene, quanto i singoli professionisti che operano nel territorio, vale a dire PLS e MMG. Quindi ok per le vaccinazioni obbligatorie classicamente già stabilite, ma soprattutto sì ad un nuovo, attento, capillare e personalizzato approccio alle nuove vaccinazioni con l'apporto dei PLS e dei MMG. In questo senso poteva essere estremamente utile e resiliente il ricorso a vaccini in modo separato e sequenziale anziché il loro accorpamento. Tempi, costi, modalità e risorse organizzative definite e limitate hanno certamente influito su quella che è stata alla fine la decisione ministeriale”.
A questo link l’articolo di TrevisoToday: http://www.trevisotoday.it/politica/vaccini-rubinato-16-giugno-2017.html