Qualche spiraglio positivo per i Comuni alle prese con l’affidamento della gestione di palestre e impianti sportivi per la prossima annata sportiva che inizierà a settembre. Il Governo ha accolto un ordine del giorno, presentato dalla parlamentare Simonetta Rubinato alla manovra correttiva di bilancio approvata ieri alla Camera, con cui si impegna a chiarire, in attesa di un generale riordino della materia, che per l’affidamento dei servizi di gestione degli impianti sportivi, privi di rilevanza economica (come lo sono la maggior parte di quelli di proprietà dei comuni di piccole e medie dimensioni) vale il criterio di preferenzialità a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche attive sul territorio.
Un intervento chiarificatore era stato sollecitato dall’Associazione comuni della Marca trevigiana, segnalando le difficoltà in cui si trovano amministratori e funzionari comunali nel continuare ad affidare, con modalità semplificate, la gestione degli impianti sportivi alle associazioni sportive del volontariato locale.
“La norma inserita nella finanziaria 2003 e le normative regionali di attuazione – spiega l’on. Rubinato – hanno consentito sino ad oggi, pur tenendo conto dei principi di imparzialità, trasparenza ed efficienza, ai Comuni di affidare palestre e o spazi per l’attività sportiva all’aperto a società dilettantistiche che, a fronte di un modesto contributo e quindi con un risparmio anche per la finanza pubblica, hanno garantito attraverso personale volontario la fruibilità degli impianti. Ora, in attesa di un riordino della materia che tenga conto anche dei rilievi dalla delibera Anac n. 1300 del 2016, si tratta di evitare una situazione di stallo che impedirebbe a molti nostri Comuni di continuare a garantire, con un minimo impiego di risorse, la promozione dello sport sociale per ragazzi e anziani”.