Le parlamentari del Pd Simonetta Rubinato e Gessica Rostellato si sono recate stamane al Miur per rappresentare alla ministra Valeria Fedeli alcune criticità del sistema scolastico del Veneto. In particolare l’incontro ha riguardato le emergenze degli organici del personale ATA (tecnici ausiliari), dei DSGA (segretari amministrativi) e dei dirigenti scolastici. “Abbiamo dato atto alla ministra della particolare attenzione che ha riservato alla scuola veneta – spiegano – non applicando per la prima volta il criterio della serie storica che avrebbe portato, a fronte del calo di 4.662 iscritti per l’a.s. 2017-2018, una perdita di ulteriori 352 posti. Non solo non c’è stato questo taglio, ma il Miur ha comunicato un contingente con 120 posti in più. Dopo anni di penalizzazioni, siamo finalmente di fronte ad un riequilibrio a favore del Veneto”.
Rimangono invece forti le criticità per gli altri organici. Per gli Ata a fronte di un fabbisogno di 429 posti, al momento ne sono stati autorizzati soltanto 207: le deputate hanno confermato la necessità per le esigenze del servizio scolastico di altri 200. “Il ministro – informano le onorevoli Rubinato e Rostellato – ha dato disposizione affinché, come è stato fatto per i docenti, anche per gli Ata si possa riconsiderare in regioni come il Veneto il contingente già autorizzato, superando il criterio della serie storica, per concedere una ulteriore deroga”. Quanto all’organico dei DGSA, esso risente anche dei numerosi pensionamenti facendo registrare in Veneto ben 172 posti vacanti. “In questo caso – spiegano le parlamentari – si sta lavorando per inserire una norma nella manovra all’esame del Parlamento utile a sanare il contenzioso sindacale che ad oggi ha impedito di bandire il nuovo concorso. La ministra Fedeli si è detta fiduciosa in tal senso”.
Più complessa la situazione dei dirigenti scolastici (stamane a Roma per manifestare il disagio di trovarsi a gestire istituti con 2-3 mila studenti e organici anche di 500 docenti, con carichi di responsabilità non riconosciuti sul piano retributivo), a causa di alcuni contenziosi sindacali che si trascinano dal precedente concorso. “In attesa che siano concluse le procedure di bando del nuovo concorso – spiegano le parlamentari – la ministra ha aperto alla possibilità, con una disposizione normativa simile all’emendamento alla manovra da noi predisposto ma per il momento bocciato, di assegnare degli incarichi di durata annuale a docenti, in particolare alle figure vicarie. Fedeli si è impegnata a lavorare per trovare una soluzione prima dell’avvio del nuovo anno scolastico”.