Un disegno di legge che prevede la reversibilità della pensione ai superstiti con gravi handicap, anche se questi lavorano. Lo hanno presentato oggi a Palazzo Madama le Senatrici del Gruppo per le Autonomie Simonetta Rubinato (Margherita) ed Helga Thaler Ausserhofer (Svp). Si tratta di un provvedimento importante che consente ai figli portatori di gravi handicap di non perdere il diritto di percepire la "pensione ai superstiti", anche se svolgono un'attività lavorativa retribuita, purché il reddito annuo imponibile percepito non superi l'importo minimo di esenzione Irpef stabilito dalle leggi in vigore.
Due le novità del ddl: la prima è l'estensione della platea dei beneficiari della "pensione ai superstiti" anche ai portatori di handicap importanti, la seconda è la possibilità di ricorrere a una sospensione temporanea del diritto a godere a tale remunerazione post-lavorativa, nel caso in cui la soglia di reddito sia superata, per ripristinarla successivamente una volta che il reddito sia tornato al di sotto del limite di esenzione.
"Considerata la difficile situazione dei portatori di handicap in Italia, di cui circa l'80% risulta disoccupato, e il fatto che la maggior parte di loro vive a carico dei familiari - è il commento della Senatrice trevigiana - non possono esserci dubbi sull'impossibilità dei disabili gravi di condurre una vita normale dopo la morte dei genitori.
E' dunque necessario dare a queste persone una sicurezza, che diventerà indispensabile dal momento che non avranno più il padre e la madre al loro fianco e, al contempo, una serenità agli stessi genitori, che avranno così un futuro assicurato per i loro figli.
L'obiettivo di questo disegno di legge - conclude Rubinato - è proprio quello di promuovere l'integrazione, lavorativa ed economica, delle persone svantaggiate, e di garantire loro una degna partecipazione alla vita della società".