A seguito di una mia interrogazione si è tenuta oggi un'apposita seduta della Commissione Bilancio sui problemi dei Comuni nell'applicazione del Patto di stabilità. Il riferimento ai saldi di bilancio anziché ai tetti di spesa è stato un passo in avanti verso l'autonomia e insieme la responsabilità finanziaria dei Comuni ma è necessario prevedere da subito alcuni correttivi. In particolare bisogna rendere compatibile il Patto con le esigenze di investimento degli enti locali virtuosi: non è accettabile che i Comuni con bilanci "sani" non possano costruire scuole o dare i servizi di cui i cittadini hanno bisogno. Ho proposto quindi che ai Comuni che hanno rispettato il Patto di stabilità negli ultimi anni sia consentito impiegare l'avanzo di amministrazione per finanziare gli investimenti.
Il governo si è impegnato a valutare in sede di assestamento del bilancio dello Stato (a giugno) degli interventi correttivi compatibilmente con le risorse disponibili, nonché a costituire dei tavoli tecnici per perfezionare il Patto in vista della prossima finanziaria. Inoltre è stata "sventata" l'ipotesi del taglio indiscriminato dei trasferimenti ai Comuni per il previsto maggior gettito Ici e chiarito che i Comuni che rispettano i saldi possono assumere il personale di cui hanno bisogno.