Rai: un voto a difesa del Governo

20 settembre 2007

"Nella riunione dell'Ulivo di ieri sera, alcuni di noi avevano dissentito con il contenuto della risoluzione dell'Unione perché, oltre a non sostenere adeguatamente la recente scelta del ministro dell'Economia in tema di composizione del Cda della Rai, non impegnava la maggioranza ad approvare rapidamente il disegno di legge Gentiloni per cercare si sottrarre la Rai all'asfissiante pressione dei partiti politici. Il documento non rispettava l'autonomia del Cda della Rai ed era "figlio" dell'ansia di alcuni partiti di trovare nuove soluzione spartitorie. Tuttavia, avendo votato a favore la maggioranza del gruppo, avevamo dichiarato che per disciplina di gruppo, nonostante il dissenso, oggi avremmo votato la risoluzione dell'Unione.
Non eravamo però certo tenuti a votare la risoluzione di Bordon e Manzione. ma soprattutto non potevo votare quel passaggio della premessa del testo in cui si affermava che "non appaiono del tutto fugate le perplessità collegate all'insufficiente motivazione della revoca del consigliere Petroni, sulla base di una disinvolta interpretazione delle norme vigenti".
È chiaro che questo era un attacco bell'è buono al governo che alcuni di noi hanno cercato di rimediare, nonostante l'errore dello stesso ministro Padoa Schioppa che aveva espresso parere favorevole proprio su questo passaggio che, invece, criticava il suo operato.
Per una volta la chiarezza ha prevalso sulla tattica d'aula e grazie al nostro voto abbiamo tutelato il governo, paradossalmente insieme con la Cdl, evitando il prevalere di sotterranee logiche spartitorie. Da questo è scaturito il ritiro anche della risoluzione dell'Unione, che quindi non si è più votata. E' significativo il commento del ministro Padoa Schioppa il quale, uscendo dall'aula, ha affermato: "Qualche volta la provvidenza esiste".

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pubblicata il 20 settembre 2007

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