Misure urgenti in materia di energia e per il trasporto marittimo

05 agosto 2010

Nella seduta del 3 agosto la Camera ha approvato, modificandolo, il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105, recante misure urgenti in materia di energia (C. 3660-A). La novità più importante contenuta nel decreto, ribattezzato provvedimento "sblocca reti", è l'aver ristabilito, grazie all’approvazione degli emendamenti presentati da Pd e Idv,  l'incompatibilità fra la carica di presidente dell'Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare e il mandato. Tra le altre novità contenute nel decreto, il sistema informatico integrato per la gestione dei flussi informativi relativi ai mercati dell'energia elettrica e del gas sarà gestito dall'Acquirente unico. Verranno così superate le difficoltà fino a oggi riscontrate nello scambio di dati tra gli operatori.
Il PD ha comunque votato contro perchè si è trattato di un'occasione persa per intervenire efficacemente ed in modo organico su una materia strategica. Nel decreto manca un disegno complessivo sull'energia, materia sulla quale continua a pesare l'assenza ormai da più di tre mesi del ministero allo Sviluppo economico. Nel provvedimento approvato c'è inoltre uno squilibrio a favore del potere centrale a scapito delle popolazioni locali: se da una parte sussiste l'esigenza che importanti opere per lo sviluppo del Paese non siano bloccate da rallentamenti burocratici, dall'altra vi è quella dei territori, sui quali le infrastrutture si trovano ad operare, di dire la loro sugli impatti che queste infrastrutture possono avere. Sono due istanze entrambe legittime, sulle quali è necessario trovare un punto di equilibrio, di certo non raggiunto dall'articolo 1 del ddl, che prevede in caso di mancata intesa - così come per il nucleare - una disciplina surrogatoria che finisce per mortificare le esigenze dei territori (leggi l’intervento dell’on. Federico Testa durante la discussione generale del provvedimento).

Nella seduta del 4 agosto l’Aula ha approvato in via definitiva il disegno di legge, nel testo già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 103, recante disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo (C. 3646). Durante l’esame del provvedimento è stato inserito un consistente pacchetto, art. 1-bis, di misure a sostegno dell’autotrasporto, comparto in grave crisi anche nel trevigiano. Esso ripristina il sistema di tariffe minime nei contratti di settore (oggetto di critiche da parte dell’Antitrust) e prevede l’approvazione di un Piano della logistica.

 

mimetype PER UN APPROFONDIMENTO LEGGI L'ARTICOLO "STOP AI BLOCCHI DEI TIR IN ITALIA", PUBBLICATO SU LA STAMPA DEL 5 AGOSTO SCORSO  (123 KB)


pubblicata il 05 agosto 2010

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