Non passa la sfiducia a Caliendo, ma la maggioranza non c'è più

06 agosto 2010

La Camera ha respinto la mozione presentata dal Pd per chiedere le dimissioni di Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia, coinvolto nella vicenda della P3. Nonostante l'esito del voto, è venuta alla luce la crisi politica della destra. Alla Camera non esiste più la maggioranza che ha vinto le elezioni nel 2008 dal momento che i deputati che hanno votato contro le dimissioni di Caliendo sono stati 299, quando la maggioranza assoluta dell'assemblea è di 316. Solo i voti di astensione hanno permesso al governo di non essere messo in minoranza.

Durante gli interventi in aula il Pd ha espresso le motivazioni per la richiesta di dimissioni di Caliendo: non può mantenere un incarico di governo una persona sulla quale ci sono sospetti che abbia fatto pressioni sulla Corte costituzionale per condizionarne le sentenze o sul Csm per influenzare le nomine di magistrati. Si tratta di una battaglia a favore dell'etica pubblica e in difesa dello Stato di diritto e non perché mossi da uno sterile giustizialismo. La mozione, infatti, è stata presentata prima che il sottosegretario venisse indagato. In altri paesi europei per vicende molto meno gravi, esponenti di governi, anche conservatori, si sono dimessi.

 

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pubblicata il 06 agosto 2010

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