Rifiuti Campania: il Governo punisce gli amministratori virtuosi

23 dicembre 2010

L’Aula ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 26 novembre 2010, n. 196, “recante disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti (C. 3909)”. Il Pd ha votato contro questo decreto perché non risolve nessun problema e non individua soluzioni stabili, certe ed adeguate: l'emergenza rifiuti in Campania non è mai finita e la crisi è destinata ad aggravarsi. Sono state respinte le nostre proposte, decapitato il ruolo dei Comuni e ridotte le risorse peraltro prelevate dal FAS regionale, dequalificando così la spesa pubblica. Gli unici correttivi al decreto derivano dall'approvazione dei nostri emendamenti per la conservazione delle competenze ai Comuni per il 2011 e l'obbligo per il presidente della Regione di nominare commissari straordinari per i termovalorizzatori di Salerno e Napoli.

Respinto anche l’ordine del giorno con cui l’on. Simonetta Rubinato chiedeva di calibrare le sanzioni agli amministratori locali in modo equo, premiando quelli dai comportamenti più virtuosi (mentre il decreto prevede la semplice nomina di un commissario ad acta per i Comuni che non raggiungono l’obiettivo della raccolta differenziata, mentre a chi raggiunge livelli di eccellenza ma non trasmette i dati sulla differenziata, su Tarsu e Tia alle Province viene comminata la rimozione dalla carica e lo scioglimento del Consiglio Comunale).

L’Odg prendeva spunto dalla vicenda che ha visto protagonista il sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname. Come già riportato nella newsletter del 27 novembre scorso, Cenname è stato considerato colpevole di essersi opposto all’applicazione della legge che solo in Campania toglie ai Comuni la raccolta differenziata per affidarla ai consorzi provinciali. Tanto che con DPR del 3 agosto, su proposta del ministro dell’Interno Maroni, si è visto rimosso dalla funzione sciolto il Consiglio comunale. E pensare che Cenname, ingegnere ambientale, aveva in poco tempo fatto raggiungere al suo Comune percentuali altissime (oltre il 65%) nella raccolta differenziata dei rifiuti.

A favore dell’ordine del giorno si sono schierati numerosi deputati, ma nonostante l’intervento accorato dell’on. Rubinato che chiedeva al ministro Prestigiacomo di riconsiderare il parere contrario del Governo, la proposta è stata respinta. Come pure è stato bocciato l’ordine del giorno sulla stessa vicenda presentato dall’on. Picierno e a sostegno del quale è intervenuta anche l’on. Rubinato, la quale non vuole però arrendersi e ha già in mente sul punto un’altra iniziativa.

 

CONSULTA IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE NELLA VERSIONE GIUNTA AL SENATO (DDL 2705) »


pubblicata il 23 dicembre 2010

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