Esenzione dal pagamento del canone radio-tv per i sordomuti

17 maggio 2011

Esentare i soggetti con minorazione sensoriale dell’udito, affetti da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva, dal pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni. E’ quanto prevede la proposta di legge del collega Guglielmo Vaccaro, alla quale ho dato la mia adesione, ritenendo che si tratti dell’applicazione di un principio di buon senso e di equità economica-sociale. 
 
Sulla scorta, infatti, del precedente intervento operato da parte del legislatore nel 2007 (legge finanziaria 2008), attraverso il quale è stato previsto che gli ultra settantacinquenni con un reddito familiare non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità, fossero esentati dal pagamento dell’abbonamento alle radioaudizioni – volgarmente denominato “canone televisione” –, si vuole ora estendere la categoria di coloro che posso usufruire di tale esenzione ad un’altra fascia di soggetti deboli. La proposta di legge prevede, altresì, che possano godere di tale beneficio anche i nuclei familiari con, al proprio interno, un soggetto affetto da sordomutismo.
 
Vengono inoltre previste delle sanzione amministrative, da euro 1.000 ad euro 3.000, oltre il pagamento dei canoni inevasi e degli interessi di mora, in capo a coloro che abusano dall’esonero contributivo fiscale di cui alle presenti norme.
 
 
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pubblicata il 17 maggio 2011

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