Il programma del Pd che la prossima primavera tenterà la conquista della Regione dovrà proporre ai veneti un nuovo modello di welfare, passando dalla logica del costo a quella dell’investimento che privilegi l’efficacia e renda tutti più responsabili. Lo chiedono i partecipanti al Barcamp di Simonetta Rubinato che oggi si sono ritrovati a Padova, nel centro congressi della Civitas Vitae, la cittadella dei servizi della Fondazione OIC.
“I bisogni sociali crescono, le risorse pubbliche per rispondervi diminuiscono – ricorda la parlamentare – è necessario pertanto trovare nuove strade che sappiano coniugare solidarietà ed equità. Il nostro partito, su questo, deve essere capace di di una proposta forte e innovativa. La spesa assistenziale non può più restare appiattita sui trasferimenti, in diminuzione, ma trasformarsi in opportunità di lavoro sociale che rigeneri le risorse a disposizione”.
Gli esempio non mancano. La proposta di ‘welfare generativo’ illustrata da Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan, ad esempio: dopo aver raccolto le risorse fiscali, e mentre le redistribuisce, lo Stato deve diventare capace di farle rendere, con una sistematica responsabilizzazione sugli esiti, resa possibile da un diverso incontro tra diritti e doveri.
Ma è necessario partire dalla valorizzazione delle tante esperienze virtuose che proprio il Veneto ha saputo inventare nel tempo. Come la rete delle scuole dell’infanzia paritarie – ha denunciato Ugo Lessio presidente della Fism - che oggi, però, è in grave difficoltà a causa dei tagli di uno Stato e che chiede l’adozione di un sistema integrato dell’istruzione, a partire dal Veneto”. E combattere lo spreco di risorse nella gestione di servizi e strutture per la cura delle persone deboli (“l’esempio della Pia fondazione Breda di Padova, con il suo buco milionario, grida vendetta” ha detto il presidente della fondazione OIC Angelo Ferro).