L'aggravarsi della situazione nella giornata di oggi, con l'agitazione presso gli stabilimenti dell'Electrolux a seguito delle notizie arrivate da Berlino che la multinazionale svedese al momento pare non intenzionata a recedere dal piano di spostamento delle produzioni dagli stabilimenti dell'Europa occidentale all'Est del continente, conferma la necessità di sollevare anche in sede europea la situazione di insostenibile disparità tra i Paesi membri in tema di costo del lavoro e dei servizi, come scrivono gli interpellanti.
Oltre a chiedere al premier Letta di intervenire direttamente nei confronti della proprietà e del managament di Electrolux per mantenere il gruppo in Italia, i parlamentari chiedono altresì di attivare l'introduzione anche in Italia di norme fiscali sulle riorganizzazioni transfrontaliere e delocalizzazioni che, sull'esempio di quanto già fatto dalla Germania, nel rispetto della normativa comunitaria, salvaguardino l'interesse economico e sociale nazionale senza contraddire i principi della libera concorrenza e della liberta di stabilimento.