Urge una seria riforma fiscale

18 agosto 2011

"Condividiamo le critiche dell'ex ministro Vincenzo Visco alla manovra scellerata del Governo e ci opponiamo con forza a qualsiasi ipotesi di nuovi condoni. Ma, attenzione a riaprire il conflitto tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. Non è utilizzando schemi obsoleti che si aiuta il Paese ad uscire dalla crisi e in ogni caso il Pd deve essere fedele alla sua ispirazione originaria di partito a vocazione maggioritaria. Rappresentando anche tutti coloro che producono ricchezza per il Paese, dagli artigiani ai commercianti, dai piccoli imprenditori ai libero professionisti". Lo affermano i deputati del Pd Simonetta Rubinato e Gianluca Benamati intervenendo a margine dell'intervista rilasciata da Visco al settimanale "L'Espresso".

"Il risanamento dei nostri conti pubblici - precisa l'on. Rubinato che nel 2006 si era fatta promotrice dai banchi del Senato di un'iniziativa contro la retroattività degli indicatori economici introdotti dall'allora vice ministro Visco in ossequio ai principi dello statuto del contribuente - va fatto attraverso un'imposizione fiscale più semplice e più equa affiancata ad una ferrea lotta all'evasione. In questo Paese c'è chi lavora e produce onestamente e ha il diritto a pagare meno tasse e c'è chi diventa ricco accumulando soldi e patrimoni grazie all'evasione, se non addirittura al riciclaggio. C'è un'unica cosa che andrebbe fatta urgentemente: mettere in campo una seria riforma fiscale, con poche imposte, regole semplici, che agevolino sia i contribuenti che chi deve fare i controlli. Invece si continuano ad approvare nuovi balzelli e ad aumentare la pressione fiscale, violando i principi dello statuto del contribuente".

Per l'on. Benamati "il Pd deve sottrarsi al gioco, preferito da questo Governo di CentroDestra, di contrapporre lavoratori di serie A a lavoratori di serie B. Non si può accettare di far pagare i costi più alti del risanamento della finanza pubblica ai soliti noti, penalizzando a dismisura i ceti medi, contrapponendoli ai ceti popolari. Per uscire dalla crisi dobbiamo puntare al riordino istituzionale, alla lotta agli evasori ed anche ad un equa tassazione sui grandi patrimoni, e non solo sui redditi".

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pubblicata il 18 agosto 2011

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