La Rubinato: «Io porto voti» - Il Gazzettino

21 dicembre 2014

Pagina VIII, Cronaca

TREVISO - (P. Cal.) «Non ho intenzione di creare alcuna corrente. Con la mia storia avrei potuto farlo se avessi voluto. Ma io ho sempre lavorato con grande limpidezza mettendoci ogni volta la faccia». Simonetta Rubinato arringa per circa un quarto d'ora la direzione regionale del Pd convocata a Padova. È il momento tanto atteso dei chiarimenti dopo le polemiche dei giorni scorsi. Davanti a lei chi l'ha accusata di essere alla ricerca di poltrone per sè e per i suoi e, ancora peggio, di voler creare l'ennesima corrente destinata a spaccare ancora di più un partito già ricco di divisioni.

«Io continuerò a fare la deputata - ha scandito - non intendo candidarmi alle regionali e non ho chiesto alcuna poltrona». Poi parla dei "suoi"; di chi la sostiene nel tentativo di allargare i confini del Pd andando a pescare voti in campi inesplorati dal centrosinistra come quelli dell'autonomia: «Non ne facciamo un problema di posti (nelle liste ndr) ma vogliamo solo dare voce a una rappresentanza - dice la Rubinato - . Chi si impegnerà nelle elezioni lo farà per portare acqua al partito e non certo per sottrarne. E non ci sono regolamenti di conti in corso. Solo voglia di collaborare».

L'atmosfera in casa Pd rimane comunque tesa. I chiarimenti della Rubinato sono serviti a cancellare qualche interrogativo ma non a sedare tutti gli animi. Lei ha comunque criticato chi l'ha dipinta come una a caccia di onori: «Mi sono candidata alle primarie perché fossero elezioni vere. In 11mila mi hanno votato e tra questi tanta gente mai stata di centrosinistra ma stanca di Zaia che in me ha visto un'alternativa sulla via dell'autonomia. Dopo le primarie mi sono messa disposizione di Alessandra Moretti e del partito e non ho mai risposto a chi mi criticava».

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pubblicata il 21 dicembre 2014

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