Sette impegni per il governo del Veneto

21 novembre 2014

Sono 7, come le province del Veneto, i punti del progetto di Simonetta Rubinato per il governo della Regione nel prossimo quinquennio. Apre l’elenco, l’autonomia speciale del Veneto, in materie come istruzione, tutela dell’ambiente e dei beni culturali, ma anche del patrimonio linguistico e culturale veneto. “Un obiettivo – spiega la candidata del Pd alle primarie del centrosinistra – che possiamo ottenere subito chiedendo al Governo di aprire il tavolo di negoziazione forti del terzo comma dell’art. 116 della Costituzione che abbiamo fatto confermare anche nella nuova riforma”.

Altra priorità del programma di Simonetta Rubinato riguarda la trasparenza. “Basta affaristi e appalti di favore – spiega – i cittadini che incontro in questi giorni chiedono di intervenire contro il malaffare con il pugno di ferro. E noi lo faremo”. Inversione di tendenza anche in materia di sanità che deve essere ‘per la cura dei cittadini e non per gli apparati’ (chiaro riferimento a certi discutibili progetti di finanza). Il progetto Veneto 2015 della candidata del Pd prevede anche l’introduzione del welfare generativo con cui si mira a valorizzare le risorse del territorio e della sussidarietà, responsabilizzando le persone (no a forme di assitenzialimo e agli sprechi).

Uno spazio particolare è riservato all’ambiente che – si legge – assieme all’agricoltura e al turismo sono i nostri alleati per il benessere. Sicurezza idraulica e rigenerazione urbana sono due capisaldi, assieme al sostegno di un’agricoltura sostenibile che valorizzi le eccellenze. Un grande patto tra Regione, imprese e scuola è lo strumento per rilanciare l’occupazione, attraverso il sostegno all’artigianato e alle microimprese, favorendo in particolare le filiere di green economy.

“Il nostro progetto per il Veneto 2015 è aperto al contributo di tutti i cittadini – assicura Simonetta Rubinato – perché il nostro obiettivo è far politica ripartendo dal basso”. Il coinvolgimento della popolazione sarà anche il filo conduttore nella programmazione delle infrastrutture e trasporto che dovrà essere orientata alla trasparenza dei piani finanziari, al dibattito pubblico, all’ottimizzazione delle reti esistenti.

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pubblicata il 21 novembre 2014

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