I sindaci al "bivio" sulla Via del Mare - Il Gazzettino

13 gennaio 2015

Pagina XX, Cronaca

«Alla luce di quanto emerso sulla società Adria Infrastrutture nell’ambito delle indagini sul Mose, è necessario verificare se sono state rispettate tutte le condizioni a garanzia della legalità». Così Simonetta Rubinato, deputata del Pd ed ex sindaco di Roncade, che già in un’interrogazione parlamentare del luglio scorso aveva richiamato l’attenzione del Governo sulla procedura di gara per l’affidamento della costruzione della superstrada a pedaggio "Via del Mare", ha ora interessato direttamente il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, dopo l’analoga iniziativa di Arianna Spessotto, deputata del M5S.La Rubinato chiede anche che si sospenda la gara in corso per l’aggiudicazione della superstrada a pagamento, in attesa delle verifiche della Commissione regionale d’inchiesta sulla vicenda. Non è una novità che il Pd e i sindaci di centrosinistra siano da sempre contrari alla "Via del Mare", tanto più dopo che è venuto a galla il sistema di corruzione legato ai project financing in cui era coinvolta anche la società promotrice del progetto.

«È giusto che si faccia chiarezza: ci sono vari punti oscuri e per noi è essenziale che tutto sia fatto nell’ambito della legalità - dice Loretta Aliprandi sindaco di Meolo - Sono tra i sindaci convinti che quest’opera non deve essere realizzata, perché non risolve i problemi della viabilità locale, anzi li peggiora». «È necessaria la massima trasparenza, ma crediamo che la superstrada debba essere realizzata - sostiene invece Gianluca Forcolin, sindaco di Musile - Purché vengano fatte le opere complementari, anche in previsione dell’insediamento di Agrivillage, e gli interventi per la viabilità, per tre milioni di euro, che sono stati promessi». Il futuro della Via del Mare, è comunque convinzione generale, non sarà deciso se non dopo le elezioni regionali.

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pubblicata il 13 gennaio 2015

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