Anche tra i parlamentari del Pd cresce il fronte dei favorevoli ad una tempestiva proroga dei termini per regolarizzare i capitali nascosti all’estero (voluntary disclosure) oggi fissata al 30 settembre. “Concedere una riapertura dei termini fino al 31 dicembre – afferma Simonetta Rubinato, deputata Pd della Commissione Bilancio che, insieme a Federico Ginato e Sara Moretto, sta lavorando da settimane sulla questione – è prima di tutto interesse dell’erario sia in termini di gettito che di emersione di attività sconosciute al fisco. Per questo ci stiamo adoperando affinché il Governo intervenga approvando al più presto il decreto di proroga, mettendo così i professionisti nelle condizioni tecniche di lavorare con maggiore tranquillità assicurando alla fine il maggior numero di pratiche presentate, che significa anche maggiori introiti che entrano nelle casse dello Stato”.
A tal proposito, i tre parlamentari ricordano che dal buon esito della ‘voluntary disclosure’ dipende la possibilità di scongiurare i previsti aumenti degli acconti Irap e Ires 2015 nonchè delle accise sui carburanti del 2016 necessari a coprire i 671 milioni di euro previsti dalla clausola di salvaguardia del DL 102/2013.
“Nelle ultime settimane le associazioni dei commercialisti stanno denunciando la complessità delle procedure che richiedono anche contatti con istituti bancari esteri ed accesso ai contratti stipulati in lingue diverse e per questo chiedono la proroga dei termini. Questa del resto è l’ultima occasione di regolarizzazione, considerato che questo Governo ha introdotto il reato di autoriciclaggio e gli accordi conclusi dal nostro Paese con Stati quali la Svizzera e il Liechtenstein. Crediamo sia interesse dell’erario far sì che questo strumento dia i risultati sperati anche per ripristinare finalmente condizioni di equità a beneficio dei contribuenti onesti. Per questo siamo fiduciosi sul via libera alla proroga” spiegano i deputati (veneti) del Pd.