L'ex Dogana si svuota i migranti a Paderno - La Tribuna di Treviso

08 luglio 2015

Pagina 19, Cronaca

Emergenza profughi, ieri alle 9 è stato chiuso il centro provvisorio di prima accoglienza all’ex Dogana di San Giuseppe messo a disposizione dal Comune. Ma siccome per ieri, come pure aveva promesso a Ca’ Sugana, la prefettura di Treviso non è riuscita a trovare un’alternativa degna per ospitare i rifugiati, i 63 “ospiti” della ex Dogana per fortuna hanno trovato metà ricovero alla parrocchia di Paderno, da don Aldo, gli altri in appartamenti della Diocesi a Vittorio Veneto. Sta di fatto: il Comune aveva posto il termine di ieri come ultimo per il loro trasferimento. E così è stato. Dice il vicesindaco Roberto Grigoletto: «Aver stabilito negli accordi con la prefettura un termine temporale ha accelerato il reperimento di locali adatti. Lo ripeto, la struttura della ex Dogana alla porta del Leòn è stata messa a disposizione nel giro di poche ore dal Comune quando tra giovedì e venerdì scorso oltre un centinaio di profughi erano stati ammassati dalla prefettura in un locale di soli 100 metri quadrati della stazione ferroviaria, all’ex libreria Mondadori. Il Comune ha quindi aperto e fatto allestire un ricovero che, abbiamo subito avvertito, avrebbe dovuto essere temporaneo, fino al 7 luglio, quando la prefettura avrebbe provveduto ad alloggiare i profughi in locali adatti all’accoglienza». Insomma l’ex Dogana, date le condizioni in cui versa, non poteva essere utilizzata che per un’accoglienza di brevissimo termine. A fronte del rischio, a quanto pare probabile, che la prefettura avesse invece intenzione di utilizzarla a lungo termine. Ma il Comune avrebbe detto comunque «no». E così ieri c’è stato il trasferimento, “ordinato” dalla prefettura su sollecitazione però del Comune. Ancora Grigoletto: «Lo ripeto: crediamo che aver stabilito negli accordi con la prefettura un termine temporale preciso abbia accelerato il reperimento di locali adatti. Nello stesso tempo, pur con tutti i limiti di una soluzione assolutamente provvisoria, abbiamo evitato che si continuassero a scrivere vergognose pagine come quelle della settimana scorsa in stazione. Siamo inoltre felici di sapere che il sindaco Manildo ha ricevuto l’appoggio della presidenza di Anci Veneto alla sua idea di utilizzare le caserme attive per ospitare i profughi, proposta che ha anche formalizzato nero su bianco al ministro Alfano». E sull’emergenza profughi a Treviso Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd, annuncia che presenterà una nuova interrogazione al ministro dell’Interno: «Gli incresciosi recenti fatti della collocazione dei profughi in luoghi del tutto inadeguati, come la ex caserma Salsa e la stazione confermano che la situazione non è governata in modo adeguato. In questo modo, oltre a ledere la dignità di persone che sono migranti forzati, si alimenta tra i cittadini una diffusa preoccupazione e senso di insicurezza. Serve una correzione di rotta: il governo deve dichiarare lo stato di emergenza e predisporre hub provinciali per la prima accoglienza, in caserme ancora utilizzate o in strutture ospedaliere dismesse».(a.z.) 

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pubblicata il 08 luglio 2015

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