Oggi Luca Zaia all’inaugurazione al Ca’ Foncello di Treviso del 1° Centro per la cura dell’Incontinenza, ricordando che mancano in Veneto 1.300 medici, ha ammesso che la normativa nazionale ne ostacola l’assunzione. Vero: tra Manovra di Bilancio 2019, Decreto Semplificazioni e Decretone per Quota 100-Reddito di Cittadinanza, il Governo M5S-Lega ha approvato delle norme micidiali in tema di graduatorie concorsuali che ostacolano le assunzioni anche del personale sanitario, calpestando i poteri delle Regioni, aggravando i costi per i concorsii, ma soprattutto mortificando l’aspirazione al lavoro di tanti giovani e pregiudicando l’efficacia della sanità pubblica. E la Giunta del Veneto che fa? Supina al Governo 'amico', invece di impugnare queste folli norme statali davanti alla Corte Costituzionale, come ha fatto ad es. la Regione Toscana, ha approvato in Consiglio Regionale una norma-tampone, stante la carenza di medici e non solo, per poter utilizzare a scorrimento le graduatorie delle aziende sanitarie locali per almeno tre anni, in modo da assumere in seguito chi è risultato idoneo oltre i posti inizialmente banditi. Risultato: il Governo M5S-Lega (quello che ci dovrebbe dare l’autonomia) non ha restituito la cortesia a Zaia e ha impugnato la norma del Veneto davanti alla Corte Costituzionale. Che farà ora il Governatore? Quale delibera innovativa si inventerà a fronte del centralismo burocratico del Governo M5s-Lega? La questione non è solo giuridica, ma di coerenza politica: quando prenderà atto che nazional-sovranismo fa rima con centralismo e non con federalismo?