Non è bastato un finanziamento complessivo di 15 miliardi di euro assegnato dal Governo Berlusconi-Bossi alla gestione commissariale, attraverso un contributo annuale di 500 milioni di euro a decorrere dal 2010 e sino al 2040, per saldare il debito di Roma accumulato alla data del 28 aprile 2008, quando venne eletto sindaco Alemanno. Per evitare al Campidoglio la procedura di dissesto prevista per tutti gli altri comuni in condizione di disavanzo, il Governo Berlusconi istituì, infatti, con il decreto-legge n. 112/2008, una sorta di bad company (la gestione commissariale), e poi con il decreto-legge n. 154/2008 stanziò il contributo trentennale di 500 milioni di euro l'anno, di cui 300 milioni a carico dello Stato, dunque di tutti i contribuenti italiani, 180 milioni provenienti dalla sovra-addizionale Irpef pagata dai romani, 20 milioni dall’addizionale sulle tasse aeroportuali pagata dagli utenti degli aeroporti di Roma e Ciampino.
Oggi il debito della gestione commissariale ammonta ancora a 12 miliardi di euro, mentre nel frattempo la gestione ordinaria di Roma Capitale ha creato a partire dal 2008 oltre 1,2 miliardi di euro di nuovo debito.
Ora il Governo Lega-M5s, nel Decreto Crescita appena approvato in Consiglio dei Ministri, ha deciso di chiudere entro il 2021 la gestione commissariale, con l’accollo da parte dello Stato di una (ulteriore) parte del debito finanziario della Capitale, per scongiurare la prevista crisi di liquidità prevista per il 2022, che avrebbe avuto ripercussioni sul bilancio del Comune di Roma.
Come ho detto venerdì 5 aprile scorso nella trasmissione Focus, su Rete Veneta (https://www.facebook.com/simonettarubinato/videos/870928273256873/?__xts__[0]=68.ARArIMJ48gxtmkd8AHN3JGKPRJ10Tvy2hSJpuGOsG4FQUIJto8bobC8adyqKtWQGS0sVF5-HCAQsQJhuhCnTeyzO-2kswt-3Z86S159V2gy4WG-mmvQJw7vAOKx86bHyO31rq_tB1jHcxHfhuT-zjjYvejMorjdgiEt6KvG_gM8s4C0XrBBPeQBBXIWIAGR-8PF5GGaSiKNM7bJqUquWEM0d8TukBE5_YVgbxiSePv0OqF3oSnv7RuXxxIq9hrhKzaguvD1BxUlKCyzuA3Z_tw9QUCMhrVMgtUzNi36QQ57vcLjF4gzvlN_bnv5-NAswBESkkopm1xirE77Jh916BvUmZ6vylSElt_RqSA&__tn__=-R), è l’ennesima vergogna di una politica nazionale che trova sempre una via di fuga al malgoverno, penalizzando invece chi rispetta le regole. Ed è davvero paradossale che tutti questi provvedimenti siano votati anche dalla Lega. Mi chiedo: come faranno i parlamentari leghisti del nostro territorio a spiegarlo ai Veneti quando invece le risorse non ci sono mai per la nostra autonomia? E dopo Roma arriveranno anche Napoli e Catania?
Link per approfondire:
https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/debiti_roma_stato_irpef-4408278.html
http://radicaliroma.it/bilancio-debito-comune-roma/
http://www.francomostacci.it/?p=2347