Fi terra di conquista trevigiani ai margini - Il Gazzettino

21 gennaio 2018

Pagina II, Cronaca Treviso

POLITICHE 2018TREVISO «Ci hanno preso come terra di conquista». L'umore nel direttivo provinciale di Forza Italia non è dei migliori. La lotteria delle candidature sta fortemente penalizzando i trevigiani. Anche l'unica certezza, la candidatura di Raffaele Baratto nel collegio uninominale di Conegliano, si sta sgretolando. Le ultime notizie parlano di un vero e proprio blitz: su Conegliano, considerato collegio sicuro, ci andrà Piergiorgio Cortellazzo, padovano, ex consigliere regionale. E Baratto, nome indicato dal territorio, troverà spazio nel collegio proporzionale per la Camera (Treviso, Conegliano, Montebelluna e Belluno) ma al terzo posto in lista. Un po' poco per gli azzurri che speravano di mandare uno dei loro a Roma. Nell'altro collegio (che comprende la provincia di Venezia e Castelfranco) ci saranno solo veneziani. Nessun trevigiano. Pochissimo spazio anche per le donne. Il vicesindaco di Conegliano Gaia Maschietto, il capogruppo in consiglio comunale a Montebelluna Lucrezia Favaro, l'assessore alla cultura sempre di Montebelluna Debora Varaschin e l'avvocato di Paese Greta Pietrobon, andranno a completare le liste per rispettare l'alternanza di genere ma in posizioni non di vertice. Nel collegio proporzionale per il Senato il capolista sarà Renato Brunetta, gli altri posti verranno riempiti con candidati bellunesi e veneziani.NEL PD In casa Pd si naviga ancora a vista. Detto che la partita per i listini proporzionali si sta giocando a Roma, la confusione è tanta. Nel proporzionale per il Senato il posto da capolista dovrebbe andare al Pd veneziano, intenzionato a metterci una donna. Al secondo posto il sindaco Giovanni Manildo vorrebbe piazzarci il suo vice Roberto Grigoletto. Ma qui la lotta è feroce perché anche la senatrice Laura Puppato è in corsa per un posto e di certo non accetterebbe di essere messa in terza o quarta posizione con zero possibilità di essere eletta. Per questo il suo nome viene fatto anche per l'uninominale alla Camera, collegio di Montebelluna. Nelle due liste proporzionali per la Camera pare deciso che in una (quella con Treviso e Belluno) il capolista sarà Roger De Menech, ex segretario regionale e deputato uscente; nell'altra (quella con Venezia e Castelfranco) si fa il nome del sottosegretario Pierpaolo Baretta. Eventualità che però irrita molto i trevigiani, che invece vorrebbero un rappresentante della Marca: «Baretta è veneziano e vive a Roma, che c'entra con Treviso?», è il commento più benevolo. E poi c'è il caso Simonetta Rubinato. Al momento è fuori dai giochi ma non lascerà il Pd, come si legge un comunicato della sua corrente Autonomia Dem: «Chi come noi conosce l'onorevole Rubinato sa bene che, per la sua coerenza, non avrebbe potuto accettare l'invito del presidente Dellai a far parte di un'altra lista, anche se in coalizione con il Pd». Niente candidatura con Lista Civica Popolare del ministro Beatrice Lorenzin, insomma. Autonomia Dem critica poi la dirigenza Pd per non aver voluto organizzare le primarie per la scelta dei candidati, come fatto nel 2013: «I nomi saranno scelti dalla segreteria nazionale», quasi accusa.QUI LEGA Sono 35 i nomi superstiti che domani il consiglio nazionale esaminerà per decidere la squadra di candidati da schierare nella Marca. Ma qualcosa trapela. Il Carroccio si affiderà a una pattuglia di donne ben agguerrite per le liste proporzionali. Tra Camera e Senato ci saranno Sonia Fregolent, Marica Fantuz, Angela Colmellere e Valeria Salvati. Marinella Tormena invece, sindaco di Crocetta, potrebbe correre all'uninominale di Montebelluna per la Camera. Tornando agli uomini, un posto lista proporzionale per la Camera di Castelfranco potrebbe andare all'ex presidente del consiglio provinciale Fulvio Pettenà, mentre nell'altro collegio sembra ormai certa la presenza di Franco Manzato. Per il Senato in ballo ci sono l'ex senatore Giampaolo Vallardi e il big Giampaolo Dozzo, l'uomo che ha traghettato con successo la Lega veneta nel burrascoso periodo del dopo-Tosi. E che adesso potrebbe tornare in pista.Paolo Calia

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pubblicata il 21 gennaio 2018

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