Congresso a febbraio. Ma nel Pd è battaglia sulle regole del voto - La Tribuna di Treviso

04 ottobre 2015

Pagina 13, Regione

di Claudio Baccarin PADOVA Sono passati più di quattro mesi dalla batosta delle Regionali, dove Alessandra Moretti - sfidante di Luca Zaia - si è fermata al 22,7%. Ieri il Partito democratico veneto ha finalmente deciso di battere un colpo; l’assemblea regionale, riunita a Padova, ha formalizzato la convocazione del congresso straordinario. Il documento votato prevede infatti di «avviare un percorso congressuale da concludere entro febbraio 2016 e da svolgere con le nuove regole nazionali che verranno divulgate a fino ottobre e approvate entro dicembre 2015». Nel frattempo, poichè «non si ritiene positivo, per il partito veneto, un commissariamento, la segreteria - ormai transitoria - di Roger De Menech verrà allargata in maniera da “includere tutte le nuove sensibilità». Per metà novembre verrà convocata un’assemblea regionale organizzativa per una riflessione sulle nuove regole, con il contributo di eletti, circoli, federazioni provinciali, sindaci, consiglieri regionali, parlamentari. Il nodo principale è rappresentato dal corpo elettorale cui sarà affidata la scelta del nuovo segretario. Se a livello romano, per evitare spiacevoli sorprese, sembra farsi strada l’ipotesi di limitare il voto ai soli iscritti, l’onorevole Simonetta Rubinato si è già spesa perché si lavori per il più ampio coinvolgimento di chi non la tessera del Pd. «Se vogliamo un partito», ha argomentato ieri Rubinato, «che risulti credibile e riconoscibile per tornare in sintonia con i veneti, dobbiamo aprirci il più possibile alla società veneta. Fuori del recinto della Lega Nord», ha aggiunto Rubinato, «c’è una prateria, c’è un mondo che attende solo di essere ascoltato e rappresentato». Chiosa De Menech: «Non serve un congresso unitario nel senso classico del termine, ma è necessaria l’unità del partito». Quanto alla persona che dovrà vestire i panni del segretario regionale, la senatrice trevigiana Laura Puppato ritiene che «il ruolo richiede un impegno e una dedizione che obbiettivamente non possono essere garantiti da un parlamentare o da un consigliere regionale, che ha già a che fare con un’agenda piena d’impegni». Per l’europarlamentare Flavio Zanonato «servono un progetto chiaro e un programma di lavoro, con indicazioni e proposte rispetto alle varie tematiche: dal lavoro alla sanità all’immigrazione. Ma che congresso sarà: renziani contro non renziani, giovani contro vecchi? Massimo Bettin, segretario provinciale del Pd padovano, compie trent’anni oggi: «Non ho mai subito la fascinazione del giovanilismo come medicina miracolosa, quindi non ne faccio una questione di generazioni». Per Piero Ruzzante, vicecapogruppo in consiglio regionale, «il congresso va intrecciato con la società veneta. E, soprattutto, non serve un partito che diventi megafono del governo. Evitiamo infine di diventare il partito delle tessere». Alessandra Moretti non ha partecipato all’assemblea ma ha mandato un tweet: «Grazie a Roger e a tutto il Pd. Anche se lontana, vi penso e vi abbraccio #insieme si riparte».

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pubblicata il 04 ottobre 2015

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