L’on. Simonetta Rubinato è intervenuta stamane all’incontro svoltosi a Preganziol tra gli amministratori trevigiani e il ministro per gli Affari regionali, Carmela Lanzetta. Prendendo la parola, la parlamentare ha manifestato “preoccupazione sul fatto che, senza adeguati correttivi, la riforma del Titolo V della Costituzione ampli il divario tra Regioni ordinarie, da un lato, e Regioni speciali e Province autonome confinanti con il Veneto, dall’altro”.
“Fino all’adeguamento dei rispettivi statuti - ha avvertito l’o. Rubinato - si prevede infatti che tutta la riforma sia inapplicabile alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome, mentre tutte le Regioni ordinarie, senza distinzione tra virtuose e non, vedono ridursi le proprie competenze, con una ventina di materie che tornano alla potestà legislativa statale, con il conseguente rischio di una dilatazione enorme del potere della burocrazia centrale”.
Mentre le Province di Trento e Bolzano hanno portato a casa nell’ultima legge di stabilità la piena autonomia del sistema tributario locale, per il Veneto, ricorda Simonetta Rubinato: “la riforma comporterebbe l’inclusione di tale materia tra quelle di competenza esclusiva statale, di fatto azzerando la possibilità per la nostra Regione di attuare meccanismi fiscali a sostegno della competitività del nostro territorio, a differenza di quanto la specialità sta consentendo ad es. al sistema tributario trentino calmierando l’eccessivo peso dei tributi statali. Occorre pertanto che nella riforma sia prevista la possibilità per le regioni ordinarie che dimostrano adeguati indici di virtuosità come il Veneto di conseguire una vera autonomia differenziata attraverso una negoziazione con lo Stato, attuando finalmente i principi costituzionali di sussidiarietà, responsabilità e di eguaglianza, anche attraverso l’applicazione dei fabbisogni standard pure alle regioni speciali”.