"Qualcuno - osserva la parlamentare - pensa che la mediazione con il governo si può trovare ritoccando il comma 5 dell'art. 117. Io credo sarebbe un grave errore e per questo ne ho discusso con il Ministro Boschi a margine del seminario promosso dal Pd il 5 maggio scorso con una schiera di costituzionalisti. Le ho spiegato come nell'attuale riforma del Titolo V il rapporto tra regioni speciali e ordinarie risulti ancor più penalizzante per le regioni ordinarie come il Veneto, perché, mentre mantiene tutti i privilegi delle prime, ricentralizza per le seconde ben 21 materie - con conseguente espansione della burocrazia statale - facendo arretrare l'autonomia di tutte le regioni ordinarie senza distinguere tra gestioni virtuose e non. Maria Elena si era dimostrata interessata alla mia proposta di concedere, attraverso una trattativa tra Governo e singola Regione, l'autonomia differenziata solo alle regioni ordinarie che presentino idonei indici di virtuosità sulla base di parametri oggettivi di fabbisogni e costi".
"L'emendamento dei colleghi senatori, con cui ci siamo coordinati insieme al segretario regionale De Menech, - conclude l'on. Rubinato - dimostra che dal Governo si è aperta una sponda nella direzione da me auspicata. Sponda che va percorsa fino in fondo perché è chiaro che o si prevede finalmente la possibilità concreta anche per le regioni ordinarie di raggiungere l'autonomia differenziata o si deve riconoscere al Veneto la specialità, sussistendo tutte le motivazioni per cui è stata a suo tempo concessa ad altri".