"In tutti i paesi civili del mondo chi governa prima di prendere decisioni che ricadono sui cittadini dà indirizzi ai propri dirigenti per studiare le questioni, poi decide e quindi applica in concreto i provvedimenti. Nella nostra Regione, invece, avviene il contrario. Prima si aumentano i pedaggi autostradali o si cambiano gli orari dei treni, senza dare ascolto al territorio e senza porsi il problema delle ricadute sugli utenti, e poi ci si fa paladini di automobilisti e pendolari sui giornali perché la colpa è sempre di qualcun'altro. Roba da matti!". Simonetta Rubinato, parlamentare e sindaco del Pd, ce l'ha con la tattica adottata dai massimi esponenti del governo regionale, quella cioè di non governare i problemi per suscitare l'ira dei cittadini per poi intervenire come salvatori della Patria. "Così è successo con l'assessore Renato Chisso - osserva la deputata - che, dopo aver contribuito a creare il caos con l'orario cadenzato, ha annunciato la disdetta del contratto a Trenitalia e così ora succede con il governatore Zaia che chiede alla Cav (di cui è azionista per il 50% e nomina il presidente) sconti e agevolazioni per residenti e pendolari. Ma qualcuno ci crede davvero che la Giunta regionale non fosse stata preavvisata degli aumenti dei pedaggi e non avesse dato il suo ok?".
Secondo l'on. Rubinato la vicenda del caro pedaggi è paradossale: "Era prevedibile - spiega - che l'aumento avrebbe scatenato l'ira degli automobilisti. Non ci voleva un genio per capirlo. E allora perché da bravi amministratori non si è pensato prima a dare direttive per studiare e introdurre quelle agevolazioni per le quali ora Cav chiede tre o quattro settimane di tempo per verificare la loro fattibilità? E intanto gli utenti stanno pagando! Assessori, dirigenti e amministratori delegati ci stanno e sono pagati dai cittadini per risolverli i problemi, non per crearli".