Tav, Zaia ci ripensa, persi tre anni

03 ottobre 2013

"Tre anni e 14 milioni di euro spesi inutilmente. Tanto c'è voluto al presidente Zaia e alla sua Giunta per capire quanto noi semplici sindaci di campagna avevamo detto sul progetto di tracciato litoraneo della Tav fin dall'autunno 2010, ovvero: che non s'aveva da fare. Proprio, e non solo, per quell'impatto ambientale che oggi il Governatore del Veneto ha etichettato come ‘imbarazzante'. A dire il vero in questa vicenda di ‘imbarazzante' c'è l'incapacità con cui il governo regionale di centrodestra da anni pianifica lo sviluppo infrastrutturale del territorio". E' questo il commento di Simonetta Rubinato e Silvia Conte, sindache di Roncade e Quarto d'Altino, appresa la notizia dell'intenzione del governatore Zaia di portare in Giunta una delibera con cui la Regione Veneto si schiera a favore del tracciato complanare alla ferrovia esistente.

"Il 10 ottobre 2010 - ricorda l'on. Simonetta Rubinato - appena avuta notizia del tracciato litoraneo denunciai che esso avrebbe tagliato in due una delle poche aree di campagna veneta ancora integre, la tenuta agricola di Ca' Tron nel comune di Roncade, come ho ricordato di recente anche alla nuova proprietà, la Cattolica Assicurazioni. Ma nell'ottobre del 2010 Zaia, non avendo il coraggio di affrancarsi dal suo assessore alla mobilità Chisso, ha fatto orecchie da mercante, dichiarando pubblicamente che la Giunta veneta optava per il tracciato litoraneo perché consentiva di fare una fermata a servizio delle spiagge".

"Il fatto che la Giunta veneta abbia cambiato idea - concludono le due sindache - è una buona notizia. Tanto più che dalle parole di Zaia pare di capire che anche l'idea di una nuova infrastruttura potrebbe essere per il momento accantonata a favore dell'adeguamento e potenziamento dell'attuale linea ferroviario, oggi sotto utilizzata, come da tempo chiedono i nostri Comuni anche a favore dei pendolari".

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pubblicata il 03 ottobre 2013

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