"Il ministro Zanonato ha annunciato ieri che è intenzione sua e del ministro dell'ambiente, Orlando, cancellare l'obbligo di tracciabilità, attraverso il Sistri, sui rifiuti non pericolosi, con un risparmio per le imprese di circa un miliardo di euro. Bene, si tratta di un annuncio importante. Per esercitare un controllo sul movimento dei rifiuti, infatti, non serve un nuovo sistema, complicato e costoso, basta utilizzare gli strumenti che già diverse regioni italiane, con fatica, si sono costruite nel tempo. La vera spending review si fa eliminando doppioni, sovrapposizioni di competenze e servizi e da questo Governo è doveroso aspettarsi segnali che vanno in tale direzione". Lo afferma Simonetta Rubinato, deputata del Pd promotrice di molteplici iniziative parlamentari sul Sistri e sulle pesanti ricadute che il nuovo sistema informatico di tracciabilità avrebbe avuto sulle piccole imprese artigianali.
"Già da parecchi anni - osserva la parlamentare - alcune regioni italiane gestiscono insieme i dati relativi ai flussi di rifiuti da e per gli impianti di trattamento utilizzando un applicativo web realizzato dalla Lombardia che potrebbe, adeguatamente migliorato e supportato dal Ministero, dare una risposta immediata all'obiettivo della tracciabilità senza alcuna spesa da parte delle aziende. Mi chiedo perché non si possa adottare questo sistema a livello nazionale, dando così risposta concreta alle esigenze di controllo da un lato e di semplificazione dall'altro".
"Rimane in ogni caso da risolvere - conclude l'on. Rubinato - il problema dei contributi, si tratta di oltre 18 milioni di euro per il solo Veneto, già versati dalle imprese per il anni 2010 e 2011 senza avere in cambio alcun servizio e per recuperare i quali le aziende hanno già annunciato azioni legali".
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