Da un lato Berlusconi, condannato in via definitiva ad una pena di quattro anni, dovrebbe dare le dimissioni prima che il Senato prenda atto della sua situazione di ineleggibilità. E consentire al centrodestra di rifondarsi, se ne è capace senza un leader come lui. Dall'altro, il Centrosinistra dovrebbe dimostrare di avere una proposta politica e una leadership in grado di vincere le prossime elezioni senza il collante dell'anti berlusconismo. Sbaglierebbe Berlusconi a far cadere il governo per una asserita persecuzione giudiziaria, ma sbaglierebbe ancor più il Pd a farlo cadere cedendo alle sirene esterne di Sel e M5S e a quelle interne. Farebbe il gioco del Cavaliere. Ancora una volta, come se non fosse bastata la lezione dello scorso febbraio.
Alle elezioni si deve tornare se il Governo Letta non fosse in grado di affrontare i problemi veri. O se il Pdl si apprestasse ad una condotta irresponsabile istituzionalmente. E ci si deve tornare con una nuova legge elettorale, con l'eliminazione del bicameralismo e con una proposta di riforme strutturali. L'Italia, la sua parte migliore, quella della produzione, del rischio, dell'eccellenza che non si rassegna al declino, è già 'oltre' questa sentenza, oltre il berlusconismo e l'antiberlusconismo. Il Pd dovrà essere capace di darle voce e rappresentanza. È questa la sfida.
Simonetta Rubinato
parlamentare Pd