"La vicenda che sta tenendo in apprensione la comunità di Casale - commenta la parlamentare - è la conseguenza della latitanza della Regione che ha gestito per anni e anni il tema dei rifiuti senza una corretta pianificazione di previsione dei fabbisogni di smaltimento/recupero e relativi impianti. L'osservatorio Regionale Rifiuti ha già evidenziato che non c'è bisogno in Veneto di una discarica come quella proposta dalla Coveri. Perciò è giunto il momento di mettere la parola fine alla possibilità che ditte private propongano iniziative come questa, che sono sproporzionate agli effettivi fabbisogni del territorio, evitando che la stessa opposizione da parte delle comunità locali venga vanificata dalle decisioni dei tribunali in quanto la legge regionale non stabilisce chiari vincoli in termini di volumi e di aree".
"Su un tema così delicato - conclude l'on. Rubinato - è necessario coinvolgere attivamente anche i cittadini su quale crescita vogliamo per il Veneto, per costruire un modello di sviluppo sostenibile che concili le esigenze produttive con quelle ambientali. L'occasione dell'iter di consultazione delle parti interessate previsto per l'approvazione del piano regionale rifiuti, può essere finalmente l'occasione giusta".