Un fronte comune fra le istituzioni per chiedere con forza alla PepsiCo Beverages Italia di proporre delle ipotesi alternative per salvare l'impianto di produzione della Gatorade di Silea e garantire così il mantenimento dei posti di lavoro. E' la proposta avanzata dall'on. Simonetta Rubinato, sindaco di Roncade e condivisa dalle Amministrazioni Comunali che oggi a Silea hanno incontrato prima i vertici dell'azienda e poi le rappresentanze sindacali e i dipendenti. "La decisione di chiudere un impianto industriale che ha raggiunto in questi anni livelli di assoluta eccellenza, peraltro riconosciuti dagli stessi vertici della multinazionale - spiega il sindaco - non è accettabile senza prima aver coinvolto le istituzioni del territorio. Per questo dobbiamo unire le forze, Regione, Provincia e Comuni, per pretendere da parte imprenditoriale la volontà concreta a trovare una soluzione alternativa alla terziarizzazione della produzione e alla conseguente chiusura dello stabilimento, visto che ci sono le condizioni perché sia reso ancora più competitivo".
L'on. Rubinato si è detta d'accordo, per questo, con la richiesta delle organizzazioni sindacali di posticipare la data di chiusura al 31 dicembre 2011. "E' una richiesta del tutto ragionevole e giustificata dal fatto che la decisione della chiusura è stata comunicata solo oggi dalla PepsiCo - spiega -. Questo periodo di tempo consentirebbe a tutti, azienda, istituzioni, sindacati di fare la propria parte per trovare le soluzioni organizzative e produttive necessarie a mantenere la produzione presso lo stabilimento di Silea. Non dobbiamo assolutamente arrenderci. Questa non è una battaglia sindacale di retroguardia, ma una battaglia per la difesa del sistema produttivo e della qualità della vita del nostro territorio. Accettare la chiusura di un impianto industriale di eccellenza significa rinunciare ad ogni prospettiva di sviluppo futuro".
Al termine dell'assemblea con i sindacati e i dipendenti, i sindaci hanno deciso di attivarsi per concordare quanto prima un documento comune con la Provincia e la Regione da sottoporre anche ai Consigli Comunali. "Non c'è tempo da perdere - conclude - dobbiamo incalzare l'azienda ad assumersi le proprie responsabilità imprenditoriali, chiedendo anche l'impegno in tal senso dell'Associazione degli Industriali, garantendo che le istituzioni sono pronte a fare la loro parte".
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