Durante l’audizione tenutasi il 21 luglio scorso in sede di Commissione Bicamerale per l'Attuazione del federalismo fiscale, il ministro Tremonti ha illustrato ai rappresentanti dei gruppi la relazione presentata dal Governo al Parlamento il 30 giugno scorso.
Poche novità dalle parole del Ministro, se non l’ennesima conferma delle preoccupazioni già espresse dall’on. Simonetta Rubinato nelle settimane scorse: dalle parole di Tremonti si evince infatti come la tassazione locale attraverso l’introduzione dell’Imu (tributo unico per i Comuni) sia destinata ad aumentare, seppur mascherata da una semplificazione di vari tributi oggi esistenti (il gettito Irpef sugli immobili, l'imposta di registro sulle transazioni immobiliari e la tassa ipotecaria catastale dovuta sui mutui). Infatti, le cifre non mentono: solamente attraverso nuovi balzelli i Comuni potranno compensare il mancato gettito derivante dall’ICI sulla prima casa e i pesanti tagli dei trasferimenti statali. L’autonomia impositiva anziché realizzare un federalismo responsabile, renderà di fatto i Sindaci dei nuovi esattori.
Inoltre, le parole del Ministro hanno confermato quanto prefigurato dall’on. Rubinato rispetto alle disparità che si verranno a creare, con l’introduzione dell’Imu, tra i Comuni dove ci sono maggiori transazioni immobiliari - come le grandi città ed i Comuni turistici, che beneficerebbero di maggiori entrate derivanti dalle seconde e terze case - ed i Comuni medio-piccoli. Tremonti ha quindi preannunciato la necessità di introdurre a favore di questi ultimi un fondo compensativo. Una misura questa che renderebbe però meno efficace l'applicazione del federalismo fiscale: più trasferimenti perequativi dallo Stato comportano infatti una minore autonomia responsabile.
LEGGI L'ARTICOLO "UN FONDO PEREQUATIVO PER I COMUNI", PUBBLICATO SU IL SOLE 24 ORE IL 20 LUGLIO 2010 (77 KB)