Meno tasse per le imprese... estere

09 luglio 2010

"Non bastava la crisi economica e l'elevata pressione fiscale, ora le imprese venete dovranno vedersela anche con le aziende europee che, grazie ad una norma già inserita dal Governo nella manovra correttiva, potranno avviare nuove attività economiche in Italia pagando molte meno tasse". A svelarlo è l'on. Simonetta Rubinato, deputata del Pd in commissione Bilancio intervenuta stamane a Padova alla presentazione del rapporto 2010 sulla società e l'economia della Fondazione Nordest. "L'art. 41 della manovra di Tremonti non è certo una bella notizia per il nostro sistema produttivo che con fatica ha cominciato ad uscire dalla fase di recessione" commenta l'on. Rubinato. E spiega: "Dare la possibilità ad un'azienda estera di concordare con la nostra Agenzia delle Entrate a quale regime fiscale tra quelli dei Paesi membri dell'Unione Europea intende essere sottoposta in Italia, significa favorire una concorrenza sleale verso le nostre imprese. Perché è evidente che essa sceglierà il regime più favorevole, magari quello vigente in Lituania dove le imposte si pagano solo se ci sono dividendi".

L'on. Rubinato riprendendo il rapporto OCSE sull'innovazione, citato stamane al convegno dal vicedirettore OECD Andrea Goldstein, ricorda che "per aiutare le imprese ad uscire dalla crisi il Governo deve premiare fiscalmente chi investe in ricerca e innovazione e deve garantire che la competizione avvenga in un clima di concorrenza leale. L'esatto contrario di quanto sta facendo il Governo Berlusconi anche con questa norma".

La norma prevista dall'art.41 è applicabile non solo alle imprese europee ma anche ai loro dipendenti e collaboratori. "Non mi pare certo questo il modo migliore per aiutare le nostre imprese ad agganciare la ripresa" commenta la deputata Pd che si chiede anche come faranno i funzionari dell'Amministrazione finanziaria ad effettuare i controlli dovendo conoscere i codici tributari di altri 26 Paesi ed essere costantemente aggiornati su tutte le novità legislative. "Spero - conclude - che la maggioranza cancelli questa norma che rischia di fare del nostro Paese un paradiso fiscale per le imprese straniere".

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pubblicata il 09 luglio 2010

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