Un ennesimo richiamo all'unità tra le forze politiche arriva oggi dal presidente della Camera Roberto Fico che, in un'intervista a Radio 24, ribadisce: "Dobbiamo essere uniti più che mai in una emergenza che coinvolge tutti. Noi siamo semplici servitori dello Stato". Ma, al tempo stesso, Fico torna a insistere sulla necessità di tenere il Parlamento aperto: "Io difendo la funzione legislativa della Camera. Una funzione che consiste nell'esercitare la democrazia, migliorare i dl, venire incontro a chi lavora sul campo ed ha bisogno del Parlamento che legiferi. Non si può fare tutto in remoto".
Quanto alla possibilità di introdurre il voto a distanza per i parlamentari, obietta: "Tutto si può fare ma non può essere elaborato in una settimana di emergenza". E aggiunge: "Sul voto online la discussione va fatta, ma deve essere elaborata per prevedere anche il giusto equilibrio tra Costituzione, regolamenti e modi di operare".
A chi gli fa notare che il Parlamento europeo ha tenuto votazioni online, Fico replica: "Il Parlamento europeo è diverso nel funzionamento dal nostro. Noi siamo una Repubblica parlamentare e dobbiamo esprimere tanti voti. Noi ci riuniremo. Come abbiamo fatto per lo scostamento di bilancio. Ora è necessario portare avanti in tutti i modi la funzione legislativa mantenendo la sicurezza dei deputati e dei lavoratori". Il presidente della Camera annuncia, inoltre, che il decreto Cura Italia sarà convertito "entro il primo maggio".
In merito all'opportunità di non fermare l'attività parlamentare è intervenuto anche un gruppo di ex parlamentari di vari partiti (dal Pd a Forza Italia), che ha rivolto un appello bipartisan a Fico e alla presidente del Senato Elisabetta Casellati: "Le modalità di svolgimento dei lavori parlamentari in queste settimane rischiano di dare al Paese l'impressione che le Camere si siano messe in quarantena dalla vita reale - scrivono 12 ex deputati e senatori - Con il corollario -pericoloso, nel terreno fertile dell'antipolitica - che si diffonda sempre più l'idea della loro inutilità. Il tutto mentre a numerose categorie di nostri connazionali viene invece richiesto di continuare a lavorare, seppure con le dovute precauzioni, nel nome del bene comune".
"Noi crediamo fortemente che il Parlamento - paradigma della libertà di un popolo e di una Nazione - debba essere anche un esempio di dedizione e quindi possa e debba fare lo stesso", continua la lettera. "Quello a cui finora abbiamo assistito, invece, assomiglia a un tentativo di prendere tempo, nell'attesa che l'emergenza passi". Perciò i 12 ex parlamentari chiedono a Fico e Casellati "di trovare soluzioni rapide". I firmatari dell'appello sono: "Andrea Sarubbi, Emanuela Baio, Maria Burani Procaccini, Carla Castellani, Mario Cavallaro, Elena Cementero, Paolo Coppola, Andrea Maestri, Stefano Quintarelli, Simonetta Rubinato, Francesca Scopelliti, Marco Taradash".