Iter regolare, avanti verso il Friuli - Il Gazzettino

22 novembre 2017

Pagina III, Primopiano

SAPPADA Nonostante le diverse e trasversali resistenze di alcuni deputati veneti e la richiesta di rinvio da parte del presidente del consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, oggi la Camera discuterà la legge sul passaggio di Sappada in Friuli Venezia Giulia.Ad affermarlo il presidente della Commissione Affari Costituzionali, Andrea Mazziotti, che non ha dato ascolto all'opposizione del rappresentante di Forza Italia, azzerando anche il tentativo di Ciambetti di fermare la discussione. Ciambetti, a ben a quattro anni dall'inizio dell'iter legislativo, con una lettera alla Boldrini, lamentava come il Consiglio Regionale Veneto non si fosse mai espresso su una proposta istituzionale, ma semplicemente su una mozione. Insomma, un cavillo procedurale che, però per Mazziotti, non ha alcun valore. E lo scrive alla Boldrini: «Allego alla presente l'elenco di alcuni precedenti riguardanti il distacco dei comuni nell'ambito delle quali i Consigli regionali interessati si sono pronunciati mediante l'approvazione di atti qualificati espressamente dai medesimi Consigli regionali come mozioni o risoluzioni». L'articolo 132 della Costituzione, quindi, è stato rispettato.VIZIO DI INCOSTITUZIONALITÀ Restano i dubbi sulla costituzionalità della legge, che in particolare gli oppositori sollevano per tentare di convincere la presidente della Camera, Laura Boldrini, a rinviare la votazione. Su questo fronte Simonetta Rubinato (Pd). «Mi appello alla presidente - scrive - perché si faccia garante del rispetto di basilari principi costituzionali contro forzature che, non solo rischiano di partorire un provvedimento gravemente viziato, ma anche di calpestare gli equilibri del nostro sistema democratico».VOLONTÀ DA RISPETTARE Ma il deputato bellunese Federico D'Incà è di tutt'altro parere: «Sarebbe un insulto alla democrazia, che si è espressa con referendum previsto dalla costituzione - sostiene - se impedissimo la conclusione dell'iter della legge su Sappada, a cui manca soltanto il voto della Camera. Che, volendo, può anche votare No, ma comunque deve compiere il suo dovere istituzionale. Io oggi sarò in aula e svolgerò il mio intervento a favore del passaggio di Sappada in Friuli, nel rispetto della volontà della maggioranza dei suoi cittadini, ricordando però che questo passaggio deve portare l'attenzione sulla provincia di Belluno, a cui deve essere riconosciuto un riequilibrio tra le due regioni a statuto speciale».I REFERENDARII referendari sappadini non saranno presenti oggi alla Camera, ma attenderanno con il patema d'animo l'ultimo atto di una vicenda che li ha visti sempre protagonisti nel seguire le varie tappe legislative. «Non ci illudiamo - dicono - finché non avremo la notizia del voto favorevole della Camera. In tutti questi dieci anni non ci siamo mai lasciati distogliere dall'obiettivo finale, neppure di fronte all'indifferenza ed al disinteresse anche di una parte dei nostri paesani, certi che il bene di Sappada è tornare alla sua collocazione storica, cioè il Friuli». Lucio Eicher Clere

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pubblicata il 22 novembre 2017

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